Ieri, 28 gennaio è stato incardinato al Senato il testo sulle cosiddette “unioni civili”. “Questa legge – afferma un comunicato di “Sentinelle in piedi” – è contro il matrimonio perché legittima la considerazione di un figlio come un oggetto. Se questo testo diventasse legge due persone adulte avrebbero il diritto, in funzione unicamente di un desiderio, di fabbricare un bambino con gameti e utero esterni, sfruttando il corpo di donne straniere (che avvenga a pagamento o meno, resta inaccettabile) di tornare in Italia e di vedersi riconosciuto quel bambino come figlio, quando figlio non è”. Il ddl Cirinnà, prosegue la nota, “crea una mentalità distorta, facendo credere che basta il sentimento per definire l’amore e che basti ‘desiderare’ un bambino per possederlo, sebbene si violenti la natura e si vada contro il senso di sacralità della vita che oggi sembra merce in via di estinzione”. Per questo le Sentinelle saranno il 30 gennaio al Family Day, “per dire un no netto al ddl Cirinnà, un no senza se e senza ma. Non può esserci mediazione quando si parla di famiglia”, e per ribadire che “la famiglia è una sola” ed “è troppo importante per stare a guardare mentre viene distrutta”.

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