Di Paola Di Girolami

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La nuova Porta Santa realizzata in occasione dell’anno giubilare ha dato un’importante occasione per unire alle numerose visite delle scolaresche presso il museo di arte sacra di San Benedetto del Tronto, di visitare anche la Cattedrale Madonna della Marina.
Nella porta realizzata dallo scultore Paolo Annibali, la Misericordia si manifesta con il perdono, l’aiuto materiale, il farsi carico dell’altro e la vulnerabilità umana si presenta attraverso l’esperienza del dolore, dello smarrimento, del peccato che trova nel Signore consolazione.
Nella concezione dello scultore, le formelle sono state create con delle analogie tra i personaggi biblici e la contemporaneità.

Ciò che i ragazzi hanno colto, è stata proprio questa relazione tra le immagini televisive degli sbarchi e quelle bibliche dell’Esodo, oppure quella tra le mani tese dei migranti che hanno incontrato quelle di chi li ha portati in salvo, con quelle degli angeli che sollevano le anime e i corpi alla fine dei tempi, oppure ancora, la morte in mare di chi sperava in un futuro migliore.
Questa è stata l’esperienza che le classi della terza elementare della scuola delle Suore Concezioniste di San Benedetto, hanno avuto l’opportunità di fare qualche giorno fa attraverso l’immedesimazione e con l’aiuto dell’operatrice museale Luisa Cavallero e della loro insegnante Suor Concettina Sessa.
La visita è poi proseguita all’interno della Cattedrale iniziata con l’osservazione della suddivisione dello spazio liturgico per poi passare al dipinto absidale di Ugolino da Belluno che offre sempre moltissimi spunti per poter spiegare l’opera attraverso i vari dettagli avvicinandosi sempre di più al significato totale.
Hanno conosciuto i beati e servi di Dio della nostra Diocesi tra cui la figura del venerabile Francesco Antonio Marcucci, fondatore delle Suore Concezioniste.

A seguire la visita al museo si è svolta nella consueta modalità a partire dalla conoscenza del nostro territorio e dei santi patroni delle città di San Benedetto e di Cupra Marittima. San Benedetto martire e San Basso sono stati fatti conoscere tramite la loro storia e attraverso i manufatti conservati presso il museo che hanno permesso di completare la conoscenza che i bambini già avevano.
Attraverso i manufatti tessili e il vestiario di San Basso, o meglio i tessili che la devozione popolare nel corso dei secoli ha posto sul suo corpo in occasione delle varie ricognizioni, i bambini hanno conosciuto i nomi degli abiti alcuni dei quali ancora in uso. Si è potuto poi confrontare i tessili antichi con quelli moderni lasciati da Mons. Gervasio Gestori quali una pianeta e un piviale. I bambini hanno potuto vedere dal vivo quelle che sono le insegne vescovili come la mitria o il pastorale lasciato da Mons. Giuseppe Chiaretti.
Hanno avuto modo di riconoscere e approfondire l’iconografia dei quattro evangelisti e di confrontarsi con tutti gli apparati liturgici esposti nell’ultima stanza: oggetti che per la maggiore parte “avevano visto” ma di cui ignoravano il nome e la funzione. Infine dall’antichità alla modernità attraverso l’osservazione l’acquerello di Alfred Châtelain che raffigurava un momento della processione di San Benedetto Martire nei pressi Torrione: un’opera dai colori brillanti e vivaci che ci ha fatto tuffare nell’atmosfera concitata della processione in atto.

Da ultimo, dopo un momento di preghiera per i bambini, è iniziata la parte più bella e divertente, il tempo del laboratorio didattico, che da quest’anno, consiste nella ricostruzione con dei puzzle a grandezza naturale di alcuni dipinti conservati nei nostri musei. Dopo aver presentato loro le immagini da ricostruire, hanno dato sfogo alla loro gioia nel poter ricomporre un puzzle andando a riconoscere i vari personaggi dei dipinti. L’emozione e il desiderio sono stati evidenti, rendendo la giornata un insieme di divertimento e conoscenza del nostro territorio diocesano.

Museo di arte sacra di San Benedetto del Tronto: v. Pizzi, 25 (accanto alla Cattedrale)
www.museisistini.it; info@museisistini.it; 347.3804444
Aperture programmate nei periodi di Pasqua-primavera ed estate;
su prenotazione è possibile sempre

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