Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Anche quest’anno la Stella, nella notte di Natale a Montelparo, è tornata a brillare nella Chiesa di Sant’Agostino. E sono tornati a brillare, come d’incanto, i 162 lumini a olio (con la coda, aggiunta in occasione dell’Epifania, diventano 185!) accesi nell’imminenza della cerimonia. Quest’usanza rende, se possibile, la Notte di Natale ancora più mistica e magica!

Oggi la curiosità per quest’avvenimento ha valicato i confini del territorio montelparese: è diventato una vera e propria attrazione turistica! Nelle serate in cui l’avvenimento è previsto (alla mezzanotte del 24 dicembre e nel pomeriggio del 6 gennaio con l’aggiunta della coda, appunto) la chiesa trabocca di gente e tanta parte di essa viene dai paesi limitrofi e anche oltre! E tutto ciò è accaduto anche quest’anno!

Il sacerdote (il priore-parroco Padre Agostino Maiolini), contornato dai numerosi ragazzi del locale oratorio, tutti rigorosamente in costume d’epoca, ha fatto il suo ingresso in processione dal fondo della Chiesa accompagnato dal canto della Corale che intonava l’ “Adeste Fideles”!

A mezzanotte in punto tutti i fedeli presenti, mentre ogni luce si spegneva improvvisamente, hanno visto salire, da dietro l’altare, quella meravigliosa stella splendente che, inesorabilmente saliva sempre più su accompagnata dal canto solenne del “Gloria”! Fino a quando, fermandosi, raggiungeva l’apice dell’abside. I fedeli, che fino a quel momento avevano tutti trattenuto il fiato, rimanevano, per alcuni istanti,  increduli, a bocca aperta e a occhi sbarrati! Ed ecco che, terminata la manovra, si avvertiva distintamente un sommesso, sottile, comune, irresistibile e contemporaneo “ooooh!”.

A questo punto, dopo che tutte le luci si erano riaccese, il Celebrante, che portava tra le braccia il Bambino Gesù fin dall’ingresso, provvedeva a sistemarlo nella culla appositamente preparata! Lo stesso Padre Agostino si produceva, poi, in una delle sue solite magistrali omelie, alle quali oramai ci ha abituato, per solennizzare il più possibile questo evento di importanza basilare per tutti i credenti!

Anche la Corale Petrocchini, che questa notte vedeva all’organo il Maestro Massimo Natali (nipote dell’indimenticato Maestro Mario Marziali da poco scomparso!) e alla direzione il grande soprano Letizia Ferracuti, ha fatto come sempre la sua parte. In occasioni come queste, e sulle note di canti natalizi, riprende “fiato” il prezioso organo “Odoardo Cioccolani”: le sue incantevoli melodie donano un valore aggiunto eccezionale ad una notte pur sempre suggestiva e piena di ricordi! Quei ricordi sottolineati anche in questa notte del 24/25 dicembre 2015 con il canto della bellissima nenia natalizia “Ninna Nanna” che viene eseguita ininterrottamente dal 24 Dicembre 1950 quando fu suonata per la prima volta. La musica fu scritta dal Maestro Mario Marziali e le parole

(…..Nella culla del Signore noi veniamo ad donar, a donare il nostro amore al divin Bambin Gesù!……)

da quel grande tenore/poeta montelparese che era Dante Tempestilli. L’esecuzione fu affidata a una bellissima voce bianca (che diverrà, poi, grande tenore): FULVO BEATO all’epoca undicenne. Nel settembre di quell’anno era mancata la sua mamma e quell’esecuzione, a sorpresa, commosse tutti i fedeli che gremivano la Chiesa di Sant’Agostino. Conoscendo la storia del bambino, gli occhi di tutti si riempirono di lacrime: per la gioia, la pena e la solidarietà per Fulvio, i suoi due fratelli più piccoli e il babbo. E si che, anche allora, erano tutti venuti in chiesa per vedere la STELLA!

L’innalzamento della Stella di Natale può essere definito avvenimento storico perché esso (per quello che vediamo ancora oggi, che ci affascina sempre così tanto e che è movimentata grazie all’ingegnoso sistema di corde e argani ideato proprio trecento anni fa circa), nacque con la chiesa di S. Agostino che fu aperta al culto nel 1730 a fianco del convento che vide iniziare la sua costruzione nel 1686.

Nella serata dell’Epifania, poi, la STELLA s’innalza di nuovo, ma, questa volta, con una sfavillante cometa!

Ma delle cerimonie dell’Epifania avremo modo di parlare più dettagliatamente al momento giusto!

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