EuroparlamentoApprovando la Relazione sui diritti umani nel mondo, in chiusura di sessione plenaria a Strasburgo, il Parlamento europeo, oltre a pronunciarsi contro la maternità surrogata, “esprime profonda preoccupazione per il fatto che i diritti umani e i valori democratici, come la libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione e la libertà di riunione e di associazione, sono sempre più minacciati in molte parti del mondo, in particolare sotto i regimi autoritari”. Esprime altresì “profonda preoccupazione per il fatto che lo spazio pubblico per la società civile si sta restringendo e che un numero crescente di difensori dei diritti umani subiscono attacchi in tutto il mondo”. L’ampia relazione cita vari casi di violazioni, nelle modalità più diverse, di diritti ad esempio in Cina, Russia, Moldova, Myanmar, nei Paesi del Medio Oriente, in Africa. La questione dei diritti interseca, secondo la relazione, una molteplicità di aspetti: dalla vita economica alla promozione della democrazia, dalla difesa dei soggetti più deboli alle migrazioni e alla guerra. Il Parlamento chiede ad esempio all’Ue e agli Stati membri “di rafforzare il sostegno alla lotta contro la tratta di esseri umani mediante politiche estere, con un’attenzione particolare alla protezione delle vittime e soprattutto dei minori”, ed “è fortemente convinto del fatto che l’Ue dovrebbe rafforzare la cooperazione con i Paesi terzi” per lo “smantellamento delle reti di tratta internazionali”.

Il Parlamento in uno dei paragrafi del documento ricorda che “la libertà di pensiero, di coscienza, di religione e di credo è un diritto umano fondamentale” e ricorda che esso è “in correlazione con altri diritti umani e libertà fondamentali comprendenti il diritto di credere o non credere”. Il Parlamento si dice “preoccupato per l’aumento della persecuzione delle minoranze religiose e di credo, comprese le comunità cristiane, nonché per i danni illeciti ai loro luoghi di riunione”. Interi paragrafi sono dedicati ai diritti delle donne, dei minori, quelli delle persone con disabilità, alla condanna della pena di morte, alla lotta contro la tortura e i maltrattamenti, alle diverse forme di discriminazione. Non manca la trattazione della difesa dei “diritti Lgbti”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *