DIOCESI – Prosegue la nostra “rubrica dal carcere” leggi i precedenti articoli curata dai volontari della nostra diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto del gruppo “Il Mosaico”.
Questa settimana i volontari hanno chiesto ai detenuti di riflettere sull’attesa, vi proponiamo i loro scritti.

Abbiamo letto alcune pagine di un libro dal titolo “come il fiume che scorre” di Paolo Coelho che è composto da racconti, quello che mi ha colpito è quello dal titolo “una giornata al mulino” che dice “…non ho domande, né risposte, vivo a pieno il presente, comprendo che l’anno ha quattro stagioni, può sembrare ovvio, scontato, ma talvolta ce ne scordiamo, e io mi trasformo, come il paesaggio circostante” . leggendo questo pezzo ho trovato che un po’ mi rappresenta: anch’io vivo il presente e mi adeguo subito a quello che mi viene incontro, sia nei momenti tranquilli  che  nelle difficoltà. Non faccio domande, né cerco o do risposte. Prendo quello che viene e mi adeguo alle circostanze.

Oggi dopo la lettura di un racconto preso da un libro di Paulo Coelho “Come il fiume che scorre” abbiamo tratto una conclusione e una morale che può esserci utile nella vita di tutti i giorni: un ragazzo aveva avuto seri problemi nel nascere e la madre in quei duri momenti pregò così tanto San Giuseppe che era il santo a cui era dedicato l’ospedale che questo ragazzo adesso cresciuto dedica a San Giuseppe una festa il 19 marzo di ogni anno.
San Giuseppe voleva ripudiare Maria quando aveva saputo che era stata visitata dallo Spirito Santo, altrimenti sarebbe stato colpevolizzato e preso in giro dalla società di quel tempo, ma l’angelo gli apparve in sogno e lo convinse a non abbandonare Maria e diventare così padre del più  grande miracolo divino sceso sulla terra.
Questo racconto ci porta ad una grande riflessione. Giuseppe si trova a dover affrontare i precetti morali della società che certamente avrebbe additato Maria di adulterio, ma l’amore per Maria e la voce dell’angelo lo convincono a  lottare  ed a non rinunciare ai suoi sogni. Nasce così Gesù che poi si rivelerà la prova dell’esistenza di un Dio d’ amore.
La morale è che possono nascere avvenimenti più che positivi anche da situazioni che si presentano ingiuste e controproducenti agli occhi umani.  Nella vita non bisogna mai fermarsi alle apparenze e soprattutto non dobbiamo mai smettere di seguire quella voce che parla dentro il nostro cuore.

Leggendo il libro di Coehlo a noi ha colpito il racconto su S.Giuseppe.
La storia di Giuseppe , il falegname , che era un uomo onesto , lavoratore , un buon marito e buon padre di famiglia…..magari , oggi , fossimo uomini come lui…non ci sarebbero più tutte queste guerre sanguinose….chissà se un giorno finirà tutto questo odio e potremmo tornare come ai tempi di S.Giuseppe.
Quello che noi desideriamo è di vivere una vita tranquilla, con un buon lavoro che ci dia la possibilità di goderci i nostri figli e nipoti , senza cosi commettere più reati , che a tutt’oggi non ci hanno portato a nulla di buono ma solo alla rovina e alla carcerazione.
La cosa brutta e che fa davvero male è la sofferenza arrecata ai nostri amati figli.

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