Don Gianluca RosatiPubblichiamo la riflessione scritta da Don Gian Luca Rosati e tratta dal suo blog gioiaepace.blogspot.it

Dalla scatola escono le statuine del presepe.
Escono con ordine, un ordine che mette pace.
Le guardo schierate sul tavolo: sono vecchie, ma non ancora antiche.
Il tempo è passato e ha lasciato i suoi segni:
San Giuseppe s’è un po’ scolorito,
il manto di Maria è segnato da piccole scheggiature, ma nel blu sembrano stelle,
un orecchio dell’asinello ha perso la punta,
lo scrigno di un re magio s’è spaccato e qualche grano di incenso è caduto,…

Forse si potrebbero ricoverare in museo, ma non lo trovo giusto: esse, infatti, con le loro imperfezioni sono così vere!

Somigliano a noi, che invecchiamo, collezioniamo fallimenti e delusioni, portiamo addosso graffi e cicatrici, eppure non ci stanchiamo di sorridere a un bambino appena nato, di difenderlo da ogni minaccia, fin dal grembo materno, di dargli una casa, del cibo, dell’acqua, un vestito, delle cure,…

Giorno e notte si succedono e le statuine restano lì a vegliare, a riscaldare, a offrire, a camminare, a cantare lodando Dio!

A qualcuno fa paura questo loro restare, ma alla maggior parte delle persone comunica tenerezza, quella tenerezza di cui ciascuno nelle sue giornate sente il bisogno.

A noi cristiani il presepe ricorda l’amore di Dio che sempre si rinnova, agli altri, forse, fa pensare a un bel panorama o alla bravura dell’artista che lo ha allestito,…

Ma a tutti dice la bellezza della vita semplice, delle relazioni autentiche, della solidarietà, dei buoni pensieri.

A me il presepe dice che, se voglio portare misericordia ai fratelli, non devo distogliere lo sguardo da quel Dio tanto misericordioso da venire «in una grotta al freddo e al gelo».

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *