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Diocesi, si vota nelle parrocchie il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale

chieseDIOCESI – La nostra Chiesa, che è in San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, desidera continuare l’attuazione del Concilio, prendendo sempre più coscienza della vocazione alla santità di ciascuno e di tutti i suoi membri” (Sinodo, premessa; cfr n. 6 e 65).

Si legge nella Lumen Gentium : “I pastori, da parte loro, riconoscano e promuovano la dignità e la responsabilità dei laici nella Chiesa; si servano volentieri del loro prudente consiglio, con fiducia affidino loro degli uffici in servizio della Chiesa e lascino loro libertà e margine di azione, anzi li incoraggino perché intraprendano delle opere anche di propria iniziativa (LG n. 37).

Il Vescovo Carlo aprendo il nuovo hanno pastorale ha detto a tal proposito: “Uno strumento fondamentale di collaborazione e di corresponsabilità nella Chiesa tra i fedeli laici, i sacerdoti e religiosi sono i Consigli Parrocchiali….Sono organismi consultivi, ma possono dare un contributo fondamentale alla vita della parrocchia e sono di aiuto e sostegno concreto al parroco.
Realizzano un aspetto della ‘ecclesiologia di comunione’ verso la quale dobbiamo insieme camminare. La loro costituzione è richiesta, come sappiamo, dal Concilio Vaticano II ed è da leggere nell’ottica della comunione nella corresponsabilità di una Chiesa che diventa sempre più missionaria e si mette sempre più in ascolto anche dei fedeli laici, stabilendo, nell’ambito delle specifiche responsabilità di ciascuno, rapporti franchi di dialogo e di collaborazione con le istituzioni pubbliche e le aggregazioni laiche presenti sul territorio. Risponde, quindi, ad un aspetto della richiesta di conversione missionaria della pastorale che papa Francesco chiede con insistenza” (Centobuchi, 17.09.2015).

IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (CPP)
Cos’è il CPP?
Un importante organismo per vivere la corresponsabilità nella missione della Chiesa. Non un piccolo parlamento dove ci si schiera per partiti o per fazioni, ma un luogo di comunione e di discernimento comunitario, sotto la presidenza del parroco.

Cosa fa il CPP?
Analizza profondamente la situazione pastorale della parrocchia. Elabora, con il parroco e mai senza, le linee per il cammino pastorale, in sintonia con il programma della diocesi e delle parrocchie della vicaria. Promuove la comunione tra i singoli fedeli (laici, presbiteri, religiosi), le aggregazioni e i movimenti presenti in parrocchia, proponendo momenti comuni di incontro, formazione e preghiera.

Da chi è composto il CPP?
Membri di diritto: il parroco che ne è il presidente; il vicario parrocchiale, i diaconi che prestano servizio in parrocchia, un membro di ogni comunità di vita consacrata.
• Membri eletti in modo che ci sia una rappresentanza di tutte le componenti vitali della parrocchia. E’ raccomandabile la presenza dei giovani, di una famiglia e, dove se possibile, anche di un immigrato.
• Membri nominati dal parroco.

Chi può far parte del CPP ? Possono far parte del CPP i cristiani battezzati e cresimati che testimoniano la fede attraverso la vita buona del Vangelo, amano la Chiesa e la propria parrocchia, sono prudenti e capaci di dialogo, sono costruttori di unità e di pace.

Come lavora il CPP?
• prega
• ascolta la Parola di Dio e degli altri
• analizza la situazione della parrocchia
• programma con l’obiettivo di coinvolgere tutta la comunità nelle attività

Quando si incontra il CPP? Ogni due mesi oppure all’inizio dell’anno pastorale per la programmazione in base alle indicazioni della diocesi, prima di ogni tappa dell’anno liturgico (Avvento/Natale, Quaresima/Pasqua, Pasqua/Pentecoste) e per la verifica a fine anno.

Quanto rimane in carica il CPP? Il mandato è quinquennale e quindi rimarrà in carico fino al 2020.

IL CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI (CPAE)
Cos’è il CPAE?
Il CPAE esprime la collaborazione responsabile di tutti i fedeli nella gestione economica della parrocchia.
Di per sè il CPAE ha funzione consultiva; di esso però il parroco deve obbligatoriamente avvalersi nella amministrazione dei beni parrocchiali.

Cosa fa il CPAE?
• Aiuta il parroco nel predisporre il bilancio preventivo della parrocchia, elencando le voci di spesa prevedibili per i vari settori di attività e individuando i relativi mezzi di copertura.
• Approva, alla fine di ciascun esercizio, previo esame dei libri contabili e della relativa documentazione, il rendiconto consuntivo.
• Esprime il parere sugli atti di straordinaria amministrazione.
• Cura l’aggiornamento annuale dello stato patrimoniale della parrocchia e il deposito di copia di tale stato in Curia.
• Suscita iniziative idonee ad accrescere la partecipazione dei fedeli alla vita economica della parrocchia e al reperimento dei mezzi finanziari per le necessità della Chiesa e della comunità parrocchiale.

Da chi è composto il CPAE? Fanno parte del CPAE: il parroco, che di diritto ne è il presidente, il vicario parrocchiale, da tre a sette fedeli laici eminenti per onestà e senso ecclesiale e veramente esperti in economia, diritto civile e lavori pubblici e privati. Essi sono nominati dal parroco, sentito il parere del CPP.

Il CPAE deve esistere in tutte le parrocchie? Deve esistere e funzionare in tutte le parrocchie, anche in quelle più piccole.

Quanto dura in carica il CPAE? Dura in carica cinque anni e i consiglieri possono essere riconfermati solo per un altro mandato.

Come si può preparare il rinnovo del CPP e del CPAE?
• Predisponendo un incontro di preghiera, in quanto è un evento di fede, che coinvolge tutta la comunità e prevedendo un’intenzione nella preghiera dei fedeli domenicale;
• Proponendo uno o più incontri di catechesi comunitaria sulla dignità battesimale del laico e sulla corresponsabilità e la comunione nella Chiesa;
• Presentando il significato di questo organismo e il suo statuto all’interno di un’assemblea parrocchiale finalizzata ad una vera esperienza di partecipazione e coinvolgimento di tutta la comunità;
• Organizzando l’elezione dei membri del CPP (nelle realtà ecclesiali o nella comunità parrocchiale) e redigendo poi il verbale da inviare in Curia;
• Comunicando alla comunità i membri del CPP magari presentandoli nell’Eucaristia domenicale.

Lunedì 11 gennaio 2016, tutti i componenti dei CPP vivranno il loro giubileo in Cattedrale e il Vescovo darà loro il mandato.