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San Benedetto ospiterà 150 medici per il convegno “Riabilitazione: l’emergenza della post acuzie”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Circa 150 professionisti, tra Medici Fisiatri, Ortopedici, Neurologi, Fisioterapisti e Logopedisti, provenienti da tutto il Centro Italia parteciperanno, venerdì 6 e sabato 7 novembre al PalaRiviera di San Benedetto del Tronto, al VII° Congresso Regionale “Pasquale Pace” sul tema “Riabilitazione: l’emergenza della post acuzie – Competenze e capacità organizzative per i nuovi bisogni di salute”.

Il convegno è presieduto dal Dott. Lorenzo Agostini di San Benedetto ed è promosso dal Gruppo Regionale Marche della SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) e dal Gruppo S. Stefano di Porto Potenza Picena.  L’evento è intitolato al Dott. Pasquale Pace, Primario del Reparto di Riabilitazione dell’INRCA di Ancona prematuramente scomparso nel 2009.

Presenteranno le loro relazioni al Congresso i principali esponenti nazionali della Fisiatria e della Neurochirurgia Italiana.

Nella mattinata di venerdì 6 novembre verrà affrontato il tema principale. E’ un dato oramai acquisito: si vive più a lungo perché la Medicina è in grado di farci superare gli eventi acuti (malattie, traumi, ecc.), ma si sta verificando un rapido incremento di persone adulte/anziani affette da più patologie croniche (compreso il dolore cronico) con conseguente disabilità e perdita dell’autonomia nelle attività quotidiane e/o lavorative.

Come prepararsi per garantire le migliori terapie e la più adeguata assistenza a coloro che, usciti dalla fase acuta di una patologia neurologia, debbono riprendere il posto nella società, nella famiglia e nel lavoro? E come farlo in un quadro nazionale di progressiva riduzione delle risorse economiche?

Nelle altre sessioni del Congresso verranno affrontati i problemi gestionali di due patologie, diventate più frequenti proprio per l’allungamento della vita media: le manifestazioni artrosiche (terapia conservativa o protesi articolari di anca, ginocchio, spalla, ecc.) e l’ “Idrocefalo Normoteso” che rappresenta l’unica forma di demenza curabile con l’applicazione di particolari “valvole” nel sistema circolatorio del liquido cefalo-spinale, solo se la diagnosi viene fatta precocemente, prima del verificarsi di danni irreversibili a carico del cervello.