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“È un attacco alla Chiesa ma non saprei da dove viene. Sicuramente a qualcuno sta facendo paura il processo di rinnovamento che Papa Francesco sta portando avanti”. Lo ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, in un’intervista congiunta del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, e inBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane, commentando il nuovo caso Vatileaks e la fuga di documenti riservati dal Vaticano. “Credo che a qualcuno – ha aggiunto mons. Galantino – faccia paura una Chiesa che comincia ad essere inattaccabile su alcuni punti, che comincia ad essere credibile agli occhi anche dei non credenti e questo sta facendo perdere la ragione a qualcuno. Alcuni attacchi sono assolutamente ingiustificati”. “Questi quattro signori – ha sottolineato il segretario generale della Cei – se è vero che hanno detto di aver agito per il bene del Papa, hanno detto delle cretinate e sanno di mentire perché non si vuole bene a una persona pugnalandola alle spalle o rubandole conversazioni private e facendo male alla Chiesa. Si vuole coprire con una foglia di fico un furto e una mancanza di fiducia. È un gesto esecrabile”. “Mi auguro che chi nella nostra Chiesa – ha proseguito mons. Galantino – sta facendo più fatica ad accogliere i ritmi e le logiche di Papa Francesco, che in realtà sono i ritmi e le logiche del Vangelo, spero che venga aiutato da questi scossoni. Mi auguro che non avvengano più. Mi auguro inoltre che chi fa più fatica ad accogliere questo processo di rinnovamento venga messo davanti alla realtà di certi comportamenti e dica ‘così non va bene, non faccio bene alla Chiesa’. Paradossalmente questo potrebbe diventare un fatto positivo che smobilita determinate modalità”.

“Ho incontrato il Santo Padre domenica scorsa, abbiamo parlato di altro e non di questo ma il Papa non mi è sembrato particolarmente amareggiato, mi metto nei suoi panni: qualsiasi figlio della Chiesa davanti a questi attacchi concentrici non può rimanere indifferente”. “Si può stare vicino al Papa – ha sottolineato mons. Galantino – prendendo sul serio il suo invito ‘Pregate per me’. Preghiamo veramente affinché illumini il Santo Padre, chi sta a più contatto con lui e tutti i credenti a leggere in maniera diversa quello che sta avvenendo”. “Non è una debacle per la Chiesa – ha concluso Galantino – ma un momento bello in cui stanno emergendo le negatività e le fragilità. Quando il peccato viene fuori, fa male, ma è un momento positivo”.

“La Cei ha già risposto alla Corte dei Conti dimostrando che i bilanci della Conferenza episcopale italiana non sono segreti o criptati, li conoscono tutti e sono pubblici” sottolineando che “chi non è male intenzionato capisce la faziosità di certe osservazioni”. “Tutti – ha sottolineato mons. Galantino – stanno vedendo cosa sta facendo la Chiesa con l’8xmille: oggi ci sono 700 cantieri aperti per il restauro dei beni culturali, per l’edilizia di culto, 1.600 realtà della Caritas che stanno aperte per dare risposte che molte volte lo Stato non riesce a dare, 6 milioni di pasti all’anno distribuiti in tutta Italia ma anche gli aiuti per queste ultime calamità”.

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