Di Don Gian Luca Rosati tratto dal www.gioiaepace.blogspot.it

Mi avvicinai all’anziano del villaggio che si scaldava, seduto davanti a un bel fuocherello.

Guardandomi alla luce della fiamma, sorrise e mi chiese: «In una notte d’inverno stai camminando da solo sulla strada e non riesci a difenderti dal freddo. In lontananza vedi un fuoco acceso e intorno al fuoco delle persone che si stanno scaldando. Tu che fai?».

«Che domande!», risposi sicuro, «Mi avvicino al fuoco per scaldarmi! Perché me lo chiedi?».

L’anziano mi fissò per un istante in silenzio.

Poi tornò a guardare il fuoco e mi disse: «Amico, nella mia vita ho imparato che questo non è così scontato; ho visto persone infreddolite avvicinarsi a quel fuoco con secchi d’acqua per spegnerlo e altre con secchi di benzina per renderlo incontrollabile e devastante. Grazie a Dio, i più fanno come noi; si avvicinano e si accontentano di aggiungere ogni tanto un po’ di legna per scaldarsi»

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