Liceo ScientificoSAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il fascino ed il potere della parole letta e recitata sono al centro di “Ad Alta Voce”, serie di appuntamenti organizzati dal liceo scientifico Rosetti nell’ambito della seconda edizione di “Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole”, attività promossa dal Miur per la valorizzazione della lettura nelle scuole durante le giornate comprese tra il 26 ed il 31 ottobre.

Protagonisti i ragazzi, affiancati da docenti e genitori,  chiamati a dare corpo ad un’operazione articolata, che coinvolgerà le classi del biennio e del triennio, in orario non solo mattutino. L’iniziativa, inviata, vidimata e pubblicata sul sito http://www.libriamociascuola.it/, ed organizzata in collaborazione con la libreria La Bibliofila di San Benedetto, si articolerà  secondo un calendario di eventi fissati per giovedì 29, venerdì 30 e sabato 31 ottobre.

Giovedì 29 l’onore dell’apertura è riservato al padre della nostra lingua: “Dante a mezzogiorno” è infatti il titolo dell’evento organizzato su più momenti. Il primo è stato denominato  Un gioco “dantesco”, in cui il gioco consiste nella lettura di passi della Commedia da parte di gruppi di alunni che si alterneranno nella declamazione con una “pacifica e silenziosa” invasione di ogni classe terza e quarta, informata e preparata dal proprio docente di lettere in una classe seconda o prima, con orario fissato tra le 11.45 e le 12; il tutto attraverso una modalità a metà strada tra l’happening ed il flash mob. Secondo momento con Paradiso in aula magna, lettura recitata di passi del Paradiso ad opera di Maria Egle Spotorno, attrice e regista, che dalle 12 alle 13 coinvolgerà gli studenti delle quinte classi nel viaggio dantesco fino all’Empireo.

Venerdì 30, gli studenti leggeranno ad alta voce i racconti di Antonio De Signoribus, giornalista, scrittore e docente di storia e filosofia del Rosetti, tratti da Fiabe e leggende delle Marche, Segreti e storie popolari delle Marche, e alcuni inediti gentilmente messi a disposizione dall’autore, presente in aula magna. Lettori alcuni studenti del triennio, organizzati in un gruppo di lavoro, destinatari gli studenti del biennio; l’appuntamento si svolgerà in aula magna dalle 11 alle 13.

Sabato 31 si svolgerà invece il Seminario di lettura con intervento della prof.ssa Giusi Marchetta, docente presso la Scuola Media Frassati di Torino, scrittrice, autrice di L’iguana non vuole (2011, Rizzoli), Lettori si cresce (2015, Einaudi). Ad ascoltare la docente e scrittrice, dalle 9 alle 11, gli studenti delle classi terze e quarte; a seguire la prof.ssa Marchetta, resterà a disposizione dei docenti per conversare sul tema della lettura a scuola e sulle strategie per incentivarla.

A conclusione della settimana, e come segno tangibile del seme che, già messo nella terra nei mesi passati vuole essere ancora più curato in futuro, sarà costituito il Club dei lettori; infatti,  in continuità con l’esperienza avviata nella primavera scorsa, gli studenti e i docenti dell’istituto superiore coinvolti nei gruppi di lettura per il Premio Strega Giovani e il Premio Riviera delle Palme, potranno ritrovarsi per rinnovare la propria adesione. Il Club dei lettori sarà aperto a tutte le componenti dell’Istituto che abbiano desiderio di leggere, condividendo letture, idee, emozioni, anche attraverso incontri al di fuori dell’orario scolastico. Nel preannunciare l’appuntamento culturale, che concorre a caratterizzare l’attività didattica del Rosetti nell’ottica di un’osmosi tra scuola e territorio, la Dirigente scolastica Stefania Marini vuole “ringraziare tutto il personale scolastico per la preziosa collaborazione che contribuirà alla migliore riuscita dell’iniziativa curata come docente referente dalla prof.ssa Adelia Micozzi , coadiuvata delle colleghe Maria Pia Chiodi e Stefania Santarelli”.

Insomma, un lavoro a vari livelli per far sì che le parole contenute nei libri si sgancino dal puro supporto materiale per ‘librarsi’ nell’aria, attraverso una lettura-recitazione che fa loro acquistare corpo ed anima; un’esperienza che per secoli ha caratterizzato la fruizione della parola, declamata da pochi ai molti che, spesso ignoranti del significato di segni per loro oscuri, si affidavano ai ‘cantori’ della fantasia.

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