REGIONE MARCHE – “La reale novità è che questo governo regionale sta mettendo in pratica, giorno dopo giorno con determinazione, la volontà di rendere più rapidi, rispetto agli anni scorsi, i tempi di approvazione di programmi e procedure con la finalità di mettere in condizione i vari soggetti coinvolti di organizzare le proprie attività in prossimità di termini e scadenze. E lo fa anche concertando con enti e associazioni interessate le scelte da adottare”. Commenta così l’assessore regionale alla Caccia e Pesca sportiva, Moreno Pieroni l’approvazione, nella recente  seduta della giunta regionale, del Calendario regionale della Pesca sportiva 2016. “Negli scorsi anni  – aggiunge Pieroni – si arrivava a ridosso dell’inizio del calendario, in dicembre, ora invece abbiamo impresso l’accelerazione necessaria. Impegno preso e mantenuto, dunque,  per consentire alle Province, in vista anche del loro riordino imminente, di programmare con tempi  più disponibili i loro piani per l’attività di Pesca. “

Il calendario regionale di Pesca  che disciplina gli attrezzi, le esche e i sistemi di pesca; le dimensioni minime di cattura, i periodi e gli orari di divieto ed il numero dei capi prelevabili in relazione alle diverse specie ittiche, inizierà il 28 febbraio 2016 per terminare il 2 ottobre o il 27 novembre a seconda delle specie ittiche e dei bacini idrografici.  Infatti,  le acque interne della regione sono suddivise in categorie a seconda del pregio della popolazione faunistica: la categoria A-  acque di notevole pregio ittiofaunistico prevalentemente popolate da salmonidi; categoria B- acque intermedie a popolazione mista; categoria C- acque popolate da ciprinidi (carpe, tinche, lucci etc.)

“ Va segnalato , infine – ha concluso Pieroni – che l’attività di concertazione adottata in questo calendario sarà il presupposto per avviare con tutti i soggetti un tavolo di confronto per la tanto attesa modifica della legge regionale 11/2003 “Norme per l’incremento e la tutela della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne”  che resta una nostra precisa priorità.”

Il provvedimento deciso dalla giunta comprende anche il fac simile del tesserino di Pesca  dove il pescatore dovrà annotare date e orari di pesca e quantitativi di specie prelevate.

Ecco il calendario in maggiori dettagli:

 Le acque di categoria A e B sono sottoposte a regime di pesca controllata, con riposo biologico nei giorni di martedì e venerdì per l’intera stagione di pesca, consentendo di esercitare la pesca solo con ami privi di ardiglione o con l’ardiglione schiacciato. La pesca può essere esercitata soltanto con una canna, con o senza mulinello, con la lenza armata con un solo amo. E’ consentita la pesca a lancio con esca artificiale, con moschera e camolera con massimo di tre ami.  Nell’esercizio della pesca nelle acque di categoria A e B sono proibiti l’uso e la detenzione della larva di mosca carnaria (bigattino), di uova di salmone e l’uso di pesce vivo ed espresso divieto di ogni forma di pasturazione. Nelle acque di categoria C la pesca può essere esercitata con un massimo di due canne, con o senza mulinello, collocate entro uno spazio di metri cinque, con lenza armata di un solo amo ciascuna.  E’ consentita la pesca al lancio con esca artificiale con un massimo di due ancorette, con moschera o camolera, con un massimo di tre ami.

Nelle acque di categoria C la pesca può essere esercitata con un massimo di due canne, con o senza mulinello, collocate entro uno spazio di metri cinque, con lenza armata di un solo amo ciascuna.  E’ consentita la pesca al lancio con esca artificiale con un massimo di due ancorette, con moschera o camolera, con un massimo di tre ami. Possono essere catturati esemplari solo di  lunghezza superiore ai 22 cm per la Trota e Trota “lacustre”cm.  30; Coregone cm.  30;Luccio cm 40;Barbo cm.  20; Cavedano cm.  18; Carpa cm.  40; ( rilascio obbligatorio immediato e sul posto di esemplari di Carpa superiori a cm 65; Tinca cm.  30; Persico reale cm.  18; Cefalo cm.  20; Cheppia cm.  25.

I periodi di pesca per le diverse specie:  trote di tutte le varietà, a partire da un’ora prima della levata del sole di domenica 28 febbraio 2016 ad una ora dopo il tramonto di domenica 2 ottobre 2016.  La pesca è comunque vietata alle seguenti specie ittiche nei periodi appresso indicati: Coregone:  15 dicembre – 15 gennaio; Luccio:   15 febbraio – 15 marzo; Carpa, tinca,       1° giugno – 30 giugno; Persico reale: 1° marzo – 30 aprile.; Cheppia: 15 maggio – 15 giugno.

Limitato a 5 il numero dei salmonidi catturabili giornalmente.  Nelle acque di categoria A è vietata ogni forma di pesca, di qualsiasi specie ittica, dopo la chiusura della pesca alla trota. Nelle acque di categoria B, dopo la chiusura della pesca alla trota, è consentita la pesca alle altre specie ittiche fino al 27 novembre 2016. 

Tra gli altri  divieti previsti dalla legge regionale:  immettere nei corsi d’acqua la trota iridea; esercitare la pesca al gambero ; esercitare la pesca allo scazzone (Cottus gobio);esercitare   la pesca al granchio di fiume ; esercitare la pesca alla lampreda padana ; esercitare la pesca all’anguilla;abbandonare esche, pasture, pesci e altro materiale lungo la sponda, sui greti ed in genere nell’alveo dei corsi d’acqua e dei bacini; gettare e depositare nei luoghi di cui all’alinea precedente rifiuti di qualsiasi natura e provenienza o immettere nelle acque specie ittiche non autoctone.

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