CamillaDi Patrizia Neroni

ACQUAVIVA PICENA – Martedì 13 ottobre alle 21.15, nella Chiesa parrocchiale di San Niccolò ad Acquaviva Picena, si è svolta la prima serata di formazione per tutta la Comunità sull’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”.
Camilla Vitali, della Congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore, ha gentilmente accolto l’invito del parroco Don Alfredo a venire nella nostra Comunità, per illustrarci il pensiero del Pontefice sulle attuali condizioni del pianeta.

Dopo un momento di preghiera, in cui insieme è stata letta la ” Preghiera cristiana del creato” di Papa Francesco, Camilla ha iniziato a leggere alcuni capitoli della Lettera Enciclica. Ma subito il suo pensiero è andato ai ricordi dell’infanzia e agli inizi della sua vocazione legata alla Creazione. Ha deciso infatti di consacrarsi al Signore proprio mentre ammirava il cielo sopra la sua casa e le risaie attorno alla sua cascina.
Di seguito si è soffermata sul capitolo II dell’Enciclica: Il Vangelo della Creazione.

Il Pontefice usa sempre la parola “Creazione” e non la parola “natura”, in quanto quest’ultima darebbe troppo l’impressione di qualcosa creatasi da sé, mentre la “Creazione” è una scelta, una volontà di Dio.

Anche i predecessori dell’attuale Pontefice hanno voluto scuotere le coscienze di credenti e non, facendo notare che tutti dobbiamo essere consapevoli che la Terra è eredità dell’intera umanità. San Giovanni XXIII nell’Enciclica “Pacem in terris“, si rivolgeva sia al mondo cattolico che non cattolico. Nel 1971 il Beato Papa Paolo VI si occupò anch’egli dell’ecologia, rivolgendosi anche alla FAO. San Giovanni Paolo II, nell’Enciclica “Sollecitudo rei socialis“, a sua volta invitava al rispetto della persona, ma anche di tutto il creato. Il Papa emerito Benedetto XVI, invece, aveva fatto presente che è fondamentale cambiare i modelli di crescita economica che non rispettano l’ambiente. Papa Francesco ricorda che anche il Patriarca ortodosso Bartolomeo denuncia e condanna i peccati verso il creato.

Nella Bibbia molti sono i riferimenti alla salvaguardia del creato: nel Deuteronomio, nell’Esodo e nel Levitico per esempio, il Signore parla agli uomini dicendo che anche la Terra ha diritto al riposo, così come gli animali. Nella Genesi, inoltre, il Signore parla con Caino e gli chiede spiegazioni riguardo la sua condotta verso suo fratello Abele. Alla fine dei tempi anche a noi verranno chieste spiegazioni sulla nostra condotta verso gli altri fratelli e verso il creato.

“La terra è e rimarrà sempre di Dio”. Egli che l’ha creata per un atto di amore e quindi potrebbe sempre intervenire a salvarla in virtù della sua fedeltà alla promessa, esige tuttavia dall’uomo un comportamento responsabile che salvaguardi il pianeta a noi affidato.

Molti potenti “divorano” le risorse, trascurando i più poveri, come se quest’ultimi non avessero diritto ad una spartizione equa dei beni della terra. Ad esempio l’acqua: non si muore solo di sete, molte malattie dei più poveri sono determinate da cattiva igiene dovuta alla carenza d’acqua, ma anche all’inquinamento delle falde acquifere in conseguenza delle attività dell’uomo. Negare ai poveri l’accesso all’acqua potabile costituisce un debito sociale verso il loro inalienabile diritto alla vita.

Il Papa ricorda che San Francesco era un “innamorato di Dio” e vedeva nelle opere del Creato il suo Creatore. Lodava e pregava Dio per le creature e con le creature, come quando predicava ai fiori invitandoli a lodare il Signore. “L’amor che muove il sole e l’altre stelle” è la lode di Dante al Dio Creatore, che è amore infinito. Il Signore non disdegna la Terra tanto da farsi uomo.

Anche Gesù nel Creato vedeva il Padre Suo.

La sua scelta, fin dall’inizio della sua vita sulla terra, non è stata quella di ricoprire alte cariche, ma di vivere la vita addestrandosi all’umile arte del falegname, insegnandoci che il lavoro compiuto dalle mani dell’uomo sono una continuazione della Creazione.

Infine la Madonna, la Regina di tutto il creato. “La donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”. Maria, è la “creatura più eccelsa”.

Al termine della meditazione, dopo aver pregato insieme la Compieta, siamo tornati a casa contenti di aver dedicato una serata a riflettere sui problemi ambientali attuali, dovere di ogni cristiano, ma anche di tutti gli uomini e donne del nostro pianeta. A tal proposito rivolgiamo un sincero grazie a Camilla per il tempo che ci ha dedicato e che ci dedicherà anche nei due prossimi appuntamenti: martedì 20 ottobre e martedì 27 ottobre, sempre alle 21.15, nella Chiesa di San Niccolò di Acquaviva Picena.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *