padrpÈ difficile trovare le parole giuste per fare gli auguri ai padri sinodali che da oggi sono chiamati a dare le risposte pastorali più adeguate per l’accoglienza di tutte le famiglie in quella famiglia più grande che è la Chiesa. Abbiamo però una certezza, dopo la grande preghiera di sabato 3 ottobre in piazza San Pietro, l’omelia caritatevole di Papa Francesco e le parole che i parroci hanno pronunciato ieri in tutte le chiese italiane, “provocati” dalle felici letture della domenica liturgica sull’amore fra un uomo e una donna… Una certezza dicevamo: lo Spirito Santo invocato da tutta la comunità credente ispirerà i padri sinodali in questa assise per rispondere alla domanda di una “Chiesa dalle porte aperte” come la sogna e la vuole Papa Francesco.
Noi coltiviamo la speranza che il Sinodo – autentica “espressione ecclesiale” abitata dallo Spirito – saprà comporre le differenze, rispettare le diverse sensibilità, non mortificare alcuna aspirazione, rispondere al bisogno di misericordia che alberga nel cuore di tutti. È questo il migliore augurio che pensiamo si possa fare ai padri sinodali in un momento “storico” per la vita della Chiesa cattolica.

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