untitledpColpo di teatro, ieri sera, a “di martedì” su La7: il fondatore di “Repubblica” Eugenio Scalfari, dinanzi a un divertito Giovanni Floris ha rivelato di aver sottoscritto, per la prima volta in vita sua, l’otto per mille a favore della Chiesa cattolica. Confermandosi rigorosamente “miscredente”, Scalfari ha motivato la sua scelta collegandola al Pontificato di Bergoglio, “un Papa più laico dello stesso Stato” e che combatte il temporalismo della Chiesa. E poi un Papa profetico e rivoluzionario. Motivazioni sufficienti per il laicissimo Scalfari per fidarsi della Chiesa cattolica. Quella Chiesa che con i fondi dell’otto per mille destinati dagli italiani va in soccorso dei poveri in Italia e nel mondo e supplisce, di fatto, a un welfare sempre più traballante.
Cosa dire della scelta del “miscredente” Scalfari? Benvenuto in quell’esercito di milioni di italiani che da decenni si fidano della Chiesa e le affidano una piccolissima parte delle loro tasse destinate non solo alle esigenze di culto, ma soprattutto ad alleviare, per mille strade, le sofferenze dei poveri. Che stanno a cuore al Papa come a tutti i credenti. E ai laici, laicisti e laicissimi in buona fede.

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