Cresima Parrocchia di San Niccolò di Acquaviva Picena 2015. Foto Sgattoni
Cresima Parrocchia di San Niccolò di Acquaviva Picena 2015. Foto Sgattoni

ACQUAVIVA PICENA – Domenica 20 settembre, XXV del Tempo Ordinario, nella Chiesa parrocchiale di San Niccolò, 27 giovanissimi di I superiore ed una ragazza di III media hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione dal nostro Vescovo mons. Carlo Bresciani.

Al Rito, inserito nella Celebrazione eucaristica delle 11:15, erano presenti il parroco don Alfredo, il viceparroco p. Claudio, i diaconi Walter Gandolfi e Giovanni Maria Bettoni, le catechiste Anna Curcio e Rita Di Girolamo, gli educatori scout Andrea Bartolomei Silvia Colonnella. Ad animare i canti il Coro degli adulti diretto da Graziella, con la partecipazione di Francesco Pio Bettoni all’organo e Vincenzo Colonnella alla chitarra.

La Cresima è stata il traguardo di un cammino di catechesi iniziato fin dalla preparazione alla I comunione – ricevuta nel 2010 – ma, come sottolineato anche da diversi cresimati, anche il punto di partenza per una partecipazione più viva alla vita della Comunità cristiana. Alcuni di loro hanno svolto il servizio di animatori all’Oratorio estivo “Tutti a tavola” traendone frutti positivi a livello interiore e manifestando il desiderio di non interrompere questo filo sottile, ma prezioso, che li ha legati ai tanti volti incontrati e subito amati.

Il segno principale scelto per aiutare i cresimati a comprendere meglio il significato dello Spirito Santo è stato quello del fuoco. Al ritiro in preparazione alla Cresima (Foce, 3 – 4 settembre) i cresimati sono stati invitati ad accenderne uno, sperimentando la scelta di come posizionare la legna, la difficoltà di accendere i rami più piccoli, l’attesa delle prime fiamme e infine al gioia di esserci riusciti. Nel momento di confronto successivo, i cresimati hanno cercato di riflettere sull’impegno che scaturisce dai doni dello Spirito Santo nella loro vita. Aiutati anche dall’ascolto del testimone don Matteo Calvaresi e dall’approfondimento dell’episodio evangelico del giovane ricco (Mc 10, 17-22), ciascuno di loro ha espresso un impegno personale scrivendolo su un cartoncino a forma di fiamma. Tutte le “fiamme” sono state poi presentate unite in un vaso all’offertorio della Messa della Cresima. Il significato dell’unità, simboleggiato dal vaso di fiammelle, è stato confermato anche dalle parole pronunciate nell’omelia dal vescovo Carlo, che ha invitato i cresimati a restare uniti nella fede, nella speranza e nella carità per non aver paura delle difficoltà, dei pericoli, delle opposizioni di un mondo contrario al messaggio di amore, di verità e di misericordia di Gesù.

Il momento più emozionante è stato certamente quello della crismazione. Segnati con il sigillo dello Spirito Santo, i cresimati sono diventati “adulti” nella fede, nel senso che ora possono fare grandi cose nel Signore e seppur non mancherà la fatica e la lotta, avranno la grazia per affrontare la vita e, con l’aiuto dei padrini, madrine, genitori e tutta la Comunità cristiana, continuare insieme il viaggio della fede.

Un ringraziamento di cuore alle famiglie dei cresimati per la fiducia riposta negli educatori durante tutti questi anni di catechismo, ma anche per la disponibilità al dialogo sui temi della fede affrontati negli incontri a loro riservati. Insieme guardiamo con speranza i loro figli cresimati e ci impegniamo ad essere di esempio nella sequela di Gesù servo per amore.

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