caneDIOCESI – Prosegue la nostra “rubrica dal carcere” leggi i precedenti articoli curata dai volontari della nostra diocesi del gruppo “Il Mosaico”.

Questa settimana i volontari hanno chiesto ai detenuti di parlare dei propri animali, vi proponiamo i primi due racconti.

Ho un cane che si chiama Tommy. È molto tenero e dolce. Una volta è scappato e l’ha trovato il mio veterinario a San Benedetto, legato ad un palo. Quando sono arrivato e l’ho visto sono scoppiato di gioia e lui con me.  Adesso è a casa, gli voglio bene come fosse un figlio: quando ero fuori dal carcere lo portavo sempre a fare i bisogni, a passeggiare, al mare, insomma passavo del tempo con lui. Non vedo l’ora di uscire per rivederlo, finalmente; per quanto gli voglio bene mia sorella ha inserito un ciuffo di peli in una delle lettere che mi ha inviato! Per me gli animali sono migliori delle persone, a loro manca solo la parola.  (F.B.)

Mi piacciono i gatti… semplicemente perché sono così affascinanti….sempre sdraiati su un letto o appollaiati su una sedia. Non danno nessun disturbo e, infatti, sono il miglior animale domestico che si possa avere. Amo avere un gatto nella mia vita. (E.E.S.)

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