Di Maria Grazia Salvi, Clan-Fuoco Jonathan, Gruppo Grottammare 1

GROTTAMMARE – Pronti a Servire! Ecco il nostro motto; il motto di una comunità che cresce imparando a vivere con il sorriso, senza esitare mai nonostante le difficoltà.

Anche questa volta siamo stati chiamati e anche questa volta abbiamo risposto cercando di fare del nostro meglio!!

Ci siamo messi letteralmente in gioco noi, ragazzi del Clan Jonathan del gruppo scout Grottammare 1, e abbiamo tentato di essere per un giorno piccole gocce d’acqua che sole possono forse essere insignificanti ma che insieme diventano importanti per un oceano intero!

Pensiamoci bene…Quante volte passando davanti ad una scuola abbiamo sentito le allegre urla dei bambini? Quante volte li abbiamo intravisti mentre correvano e saltavano qua e là nel giardino durante il tempo della ricreazione per riposarsi un po’ dopo qualche ora di numeri e lettere? Certo, forse è difficile immaginare tutto questo nelle afose giornate estive, eppure noi ci abbiamo provato…

Ebbene si! Questa estate abbiamo trascorso un’intera giornata all’interno dell’asilo comunale di Grottammare e abbiamo cercato di dare il nostro semplice aiuto al comune, risistemando quattro giochi dell’istituto per permettere un sorprendente e felice rientro a scuola di tutti i piccoli.

E allora…Guanti, carta vetrata, pennelli, vernice e… All’opera! Tutti noi, alle prime armi, ci siamo cimentati scartavetrando, spolverando e pitturando; tra i vivaci colori del legno, scivoli, dondoli, casette e passerelle, caldo e fatica non si sono fatti sentire affatto: è stata, al contrario, una giornata piena di divertimento, intensa, viva, diversa da ogni altra… In special modo perché arricchita della presenza dei sorridenti bambini del Saharawi, i quali, grazie all’associazione Rio De Oro e a volontari provenienti da tutto il mondo, sostano nella nostra città nel periodo estivo, per poter godere del sole, del mare e di alcune essenziali cure mediche.

Così anche noi, giocando e scherzando, siamo tornati un po’ indietro nel tempo, abbiamo riassaporato la spensieratezza e la fantasia, abbiamo ricordato la nostra infanzia e abbiamo cercato di dare il massimo per poter assicurare a tutti la bellezza dello stare insieme nella semplicità e nella sicurezza.

Il lavoro è passato tra le mani senza neppure accorgercene, perché uniti ci siam fatti forza nei brevi momenti di stanchezza, ci siamo aiutati a vicenda rafforzando la nostra comunità e soprattutto perché abbiamo agito pensando soltanto a quanto ci era stato chiesto, all’amore che avremmo così potuto donare gratuitamente, semplicemente con impegno e volontà, senza chiedere nulla in cambio ma pur sempre ricevendo molto!

E’ proprio questo infatti che ci spinge ogni volta a vivere al meglio le occasioni che ci vengono offerte: cerchiamo sempre di guardare oltre.

Vediamo così che la vita che ci viene donata è Servizio, e servendo, vediamo che nel servire c’è Gioia!!

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