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Turismo religioso dal Giubileo occasione di senso

pellegriniDi Fabio Mandato
Nella sala convegni del Santuario di San Francesco di Paola da ieri i 51 buyers danno sapore ad “Aurea”, la borsa del turismo religioso e delle aree protette organizzata da Spazio eventi, patrocinata dalla Regione Calabria, e promossa dall’ufficio per il turismo, il tempo libero e lo sport della Cei, in corso fino a domani. Provengono dalla Spagna, dalla Germania, dalla Lituania, dalla Lettonia, finanche dagli Stati Uniti, i tour operator religiosi. Pronti a dialogare con gli imprenditori locali per inserire le loro strutture nei prossimi pacchetti.
 
Alcuni dati. Gli organizzatori raccontano il turismo religioso attraverso alcuni dati. Eccoli: Il mercato in Europa occidentale si aggira intorno ai 7,5 miliardi di euro. L’Italia attrae il 30% di questo segmento, seconda dietro la Francia. Nella Calabria di 700 km di coste, il flusso degli arrivi nel 2014 è stato di 1,402 milioni per 7,762 milioni di pernottamenti.
Turismo per l’uomo. “Noi non siamo tour operator, ci interessiamo dell’uomo che viaggia alla ricerca di senso, di significati, di orientamento”. L’interesse della Chiesa verso il turismo religioso è declinato da monsignor Mario Lusek,direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport. La Chiesa è “accanto a ogni uomo e a tutto l’uomo, al viator” e lo accompagna nei territori, perché “il turista moderno se visita i luoghi vuole immergersi in essi, diventando parte viva di quella esperienza”.
Turismo accanto all’uomo. Alla Chiesa – dice mons. Lusek – interessa “un turismo dal volto umano, per cui il turista non è soltanto un cliente a cui offrire un pacchetto, ma un ospite con cui entrare in relazione e rendere protagonista della vita del territorio”. “Il turismo – prosegue – mette in luce il bisogno di ricerca interiore che l’uomo porta e realizza nell’incontro con l’altro”. Perché “il viaggio più difficile è quello verso l’altro, nell’accettazione, nel dialogo. Il turismo crea ponti”. A proposito di questi, mons. Lusek pensa a quanti, “disperati, arrivano sulle nostre coste”. Come quelle della Calabria, o di Lampedusa. Mete turistiche, dove “il viaggiatore”, il turista, può diventare “cooperante” con il territorio, nello spendere il suo tempo con i migranti.
La bisaccia del viaggiatore. Nella bisaccia del religioso viaggiatore c’è un po’ di tutto. A partire dall’incontro con l’arte (“collocare a Firenze il Convegno ecclesiale consente di valorizzare le bellezze delle città” – chiosa mons. Lusek), per una personale esperienza di bellezza. Il giubileo straordinario, in questo senso, consente di incontrare la misericordia di Dio. “Questo è un giubileo disseminato in tutto il mondo, per cui diventano importanti i territori, i luoghi della fede, che saranno valorizzati attraverso i pellegrinaggi”. Come i Santuari, siti che raccontano la storia di un luogo. “Essi plasmano il territorio perché permettono al visitatore di immergersi in tradizioni, culture e stili di vita, nel volto dei santi”. Antonio Viscomi, vicepresidente della Regione Calabria, lo ribadisce, richiamando l’esempio dei testimoni calabresi, da San Bruno a Cassiodoro a Gioacchino. Intanto, padre Gregorio Colatorti, correttore provinciale dei Minimi, padrone di casa, ricorda che “il 2016 ricorre il sesto centenario della nascita di San Francesco di Paola, un evento da vivere, un’occasione per il pellegrino per accogliere l’esempio del patrono”.
Un’enciclica che ci interpella. Quale sarà il futuro del creato? Sta forse andando verso la distruzione a causa dello stesso uomo che dovrebbe esserne il custode? Il turismo e la “Laudato si’” di papa Francesco, per una sfida ancora più grande. Secondo l’ultima rilevazione di Goletta Verde, datata luglio 2015, su 25 siti marittimi calabresi, 15 sono fortemente inquinati. “Il turismo può essere promotore di una tutela e custodia dell’ambiente, ma può essere anche distruttore, quando la bellezza del paesaggio è deturpata da uno stile predatorio” – ammonisce mons. Lusek. Il futuro del turismo, allora, parte anche dalla “formazione di operatori che sappiano orientarsi alla valorizzazione del territorio” – chiosa Maurizio Arturo Boiocchi, direttore di “Luoghi e cammini di fede”. Intanto, i buyers continuano a lavorare. Al Santuario di Paola, in questi giorni, si sente parlare di turismo in tante lingue.