Il Rapporto Caritas sulle politiche sociali presentato oggi a Roma analizza anche le misure prese e annunciate dall’esecutivo Renzi – tra cui il bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti, il bonus bebè per famiglie con figli entro i 3 anni, l’assegno di disoccupazione (Asdi) e il bonus per le famiglie numerose -. Risulta molto scarso l’impatto sui più poveri: solo il 22% dei nuclei in povertà ottiene una delle prime tre misure e solo il 5,5% esce dalla povertà assoluta per effetto delle stesse. Secondo il Rapporto, lo sforzo complessivo del governo Renzi “è più incisivo di quello di molti suoi predecessori” per ampiezza di riforme che toccano diversi soggetti sociali. “Tra questi ultimi, tuttavia, non figurano i poveri”. Inoltre l’idea che la ripresa economica e quella occupazionale possano rendere “superflue” le politiche contro l’indigenza è “una infondata illusione”, senza un vero welfare per i più deboli. Sugli interventi annunciati per il prossimo triennio: l’impatto dell’abolizione della Tasi sui poveri sarà “estremamente contenuto” poiché solo il 35% delle famiglie in povertà assoluta la paga.

Anche la riduzione dell’Irpef non aiuterà gli incapienti, mentre Ires e Irap riguardano solo le imprese. Le misure annunciate impatteranno dunque molto poco sui poveri assoluti, visto che non hanno abbastanza soldi o proprietà per pagare queste tasse.

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