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Villa Rosa, Festa di Santa Maria Bambina: Un’occasione per invertire la marcia

Di Sara De Simplicio

VILLA ROSA – Si sono conclusi nella serata di martedì 8 settembre i festeggiamenti in onore di Santa Maria Bambina a Villa Rosa, iniziati qualche giorno prima, precisamente venerdì 4 settembre, e degnamente celebrati grazie ad un ricco programma religioso e culturale ben distribuito in tutte le giornate di festa. In particolare, quella conclusiva di martedì scorso, iniziata in mattinata con la Santa Messa nella Chiesa dei Franchi e proseguita poi con la recita del Santo Rosario animato dagli Anziani e la tradizionale Santa Messa delle 18:30, è terminata poi con una solenne processione mariana nella quale Don Federico Pompei, parroco di Villa Rosa da sei anni, ha meditato i misteri della gioia per le vie del paese, accompagnato dal viceparroco Don Gianni, da tanti fedeli e dal Corpo Bandistico di Ancarano, posta alla guida del corteo.

A quest’ultimo l’onore di intrattenere la piazza principale gremita di persone, con un mini concerto apprezzato da tutti, visti gli applausi e l’attenzione riservatagli dalla platea composta in gran parte da famiglie. Nota superlativa della serata, infatti, la grande partecipazione di bambini e ragazzi, molti dei quali in prima linea al seguito di Don Federico; insomma, nell’aria un clima di vera festa e visibile gioia dello stare insieme, a cui hanno contribuito anche a fine serata l’estrazione della lotteria e uno spettacolo pirotecnico sponsorizzato dall’azienda “Globo”.

Da sottolineare sono le importanti e significative riflessioni sul vero senso della ricorrenza fatte da Don Federico, il quale, al termine della processione, dal palco ha, tra le altre cose, anche vivamente ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della festa, come i collaboratori parrocchiali, gli educatori, gli animatori, il comitato festa e l’amministrazione comunale, unitamente a tutti i presenti per l’intensa partecipazione.

Ecco le sue parole: “La festa in onore di Santa Maria Bambina ci ricorda una frase molto importante di Gesù, cioè <<se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli>>.
Questo è un invito esplicito, rivolto soprattutto ai più adulti, a recuperare le caratteristiche tipiche del bambino, quelle che poi meglio si addicono ad un perfetto cristiano e che lo rendono gradito a Dio. Il bambino, infatti, non sa fingere ma dice sempre la verità, è semplice, è trasparente, è buono, è bello fuori e dentro, è colui che si fida del papà e della mamma, è colui che dopo i capricci comunque ubbidisce, che non fa congetture ma è spontaneo e naturale. Tornare ad essere bambini, dunque, per noi tutti vuol dire intraprendere un cammino di conversione, non del tutto semplice ma comunque possibile; significa tornare ad essere semplici come Maria, avere gli occhi limpidi, vivere le relazioni in maniera sincera e iniziare a fidarsi gli uni degli altri; significa, quindi, provare a fare un passo indietro e rinascere spiritualmente per vivere pienamente e fino in fondo la realtà senza esserne padrone, proprio come fa un bambino che vede tutto come un dono perché niente dipende da lui.
La strada da percorrere è indubbiamente lunga ma con l’aiuto di Maria si può provare a mettere in pratica questi insegnamenti: in questo senso, ci sarà anche di aiuto l’Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco, che sicuramente porterà cospicui frutti per tutti.”

Infine, con una personale preghiera scritta in occasione del suo 40° anno di sacerdozio, Don Federico ha prima ringraziato la Vergine Santissima per la sua protezione, lei che è “amica, sorella e madre”, affidandole soprattutto le famiglie e i giovani, i cardini del futuro, e ha poi concluso con un sentito appello ai genitori affinché non lascino a casa i propri figli  ma li accompagnino sempre in parrocchia: “Volete davvero che i vostri figli crescano bene? Allora portateli in chiesa … state pur certi che male non gli farà”.