Sant'EgidioDi Sara De Simplicio

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Stare insieme e condividere momenti di gioia e di preghiera: questo il senso dei tanti campi scuola che ogni anno, in tante parrocchie, coinvolgono ragazzi di tutte le età che per qualche giorno, nel periodo estivo, decidono di fare un’esperienza di vita comunitaria, attratti dalla vivacità delle iniziative in programma: un modo per mettersi in gioco, per esplorare e ammirare la natura, per approfondire la conoscenza degli altri e anche di se stessi.

Chi è “reduce” da un campo scuola torna indubbiamente a casa con un bagaglio arricchito di parole e di sorrisi: i campi scuola sono un’occasione di crescita perché stimolano i ragazzi a diventare più autonomi e responsabili, sempre nella prospettiva di un’integrazione tra fede e vita.  Non una vera e propria vacanza, dunque, ma un “tempo diverso” perché insieme ricreativo e formativo, fatto di giochi, passeggiate, pranzi avventurosi e momenti di riflessione e di preghiera: un insieme di giorni «di vita vera» durante i quali i ragazzi vengono educati all’incontro personale con Cristo attraverso un cristianesimo “a misura di ragazzo”. Un “vissuto” che diventa meraviglioso perché condiviso e destinato poi, quindi, a lasciare inevitabilmente il segno.

Anche la parrocchia di Sant’Egidio alla Vibrata ha riproposto quest’anno i campi scuola e a guidare e coordinare quello dei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 13 anni c’erano suor Bertilla, responsabile delle Suore Concezioniste, e il parroco don Tommaso Capriotti, che si è diviso tra questo campo scuola e quello di Nocera Umbra.

Sono stati diciotto i ragazzi e le ragazze che hanno alloggiato, dal 23 luglio al 2 agosto, a Sottotetto di Sarnano e a farci il resoconto di quest’esperienza estiva è stato Federico, uno dei partecipanti, che ci ha riferito le sue impressioni: “Quello che credo abbia colpito di più noi ragazzi sono stati i suggestivi paesaggi montani che ci siamo trovati di fronte agli occhi durante le escursioni al lago di Fiastra e alla croce dei Monti Sibillini, sulla vetta della montagna, dove abbiamo consumato un piacevole pranzo al sacco, che non aveva comunque nulla a che vedere con gli squisiti cibi preparati dal ristorante!!!!!Poi, sotto la guida di Suor Bertilla e dei suoi assistenti Mafalda ed Andrea, sono stati  organizzati dei giochi di società, un mini torneo di calcio, dei giochi di gruppo all’aperto e non sono di certo mancanti i classici canti con la chitarra e dei significativi momenti di riflessione e di preghiera. Insomma, l’atmosfera era così serena che spesso dimenticavamo di chiamare le nostre famiglie!”.

Giorni, quindi, davvero memorabili, suggellati poi anche da una lettera speciale, scritta dalle mamme dei partecipanti e indirizzata a Don Tommaso, il quale dopo tanti anni si accinge a lasciare la parrocchia di Sant’Egidio alla Vibrata:  parole affettuose e messaggere di un unico e grande concetto, quello di un GRAZIE sentito e commosso.

“Un sorriso rassicurante, una sobria allegria, fede certa, direi quasi naturale. Socievole e ben disposto all’amicizia, quella autentica e sincera. Carico di valori e aspirazioni, farcito di fede, impegno e volontà.

Senza un attimo di sosta si è messo ad operare, instancabile.

Un pane che ha saputo spezzare sull’altare e donare con il cuore, attraverso tutte le sue energie, per tutti noi e per quel Dio a cui ha dedicato la tua intera esistenza. Tutto il suo lavoro e la sua testimonianza ruotano attorno a due forti ideali: portare pace fraterna nella mitezza e cordialità nella mediazione e nell’ascolto. Portare pace nel cuore attraverso il sacramento della Riconciliazione  e le sue parole soprattutto in confessione. Promuovere il bene in diverse forme, coinvolgendo giovani, famiglie, anziani, religiosi e laici. Portando Dio Amore attraverso gesti d’amore, benedicendo, visitando i sofferenti, amministrando i sacramenti cristiani con passione, nel quotidiano della vita e in tante situazioni di dolore. Grazie Don Tommy per il tuo lavoro svolto con zelo, per l’affetto ricevuto e per tutte le tue preghiere. Ormai per sempre, prete e Padre di S.Egidio, resterai legato a noi dal dolce filo dei sentimenti.

E’ quel pane che si spezza ancora in un sacrificio di obbedienza e di dono, nel periodo più difficile della vita quando la stanchezza si fa sentire e le forze diminuiscono. Ma la grande forza di questo uomo è sempre stata quella di fidarsi e abbandonarsi completamente a Cristo. E così, proprio nel sacrificio  la Grazia purifica il cuore, nella fragilità del corpo il Cielo manifesta la sua potenza, nella docilità umana Dio rende più solido il suo Regno e lo consegna ai suoi figli più fedeli.

Credo che il modo migliore per salutarti, caro Don Tommy, sia dirti GRAZIE…un grazie di cuore per tutto quello che in questi decenni hai fatto per noi e per i nostri figli da te battezzati, comunicati e condotti nella lunga e splendida via della Fede.

Ti vogliamo bene!!!!”

Così, un’esperienza sempre meravigliosa ed edificante come quella di un campo scuola si è rivelata, in quest’occasione, anche un’autentica testimonianza di un “amore speciale”, quello che unisce e lega indissolubilmente, al di là delle possibili distanze, una comunità al proprio pastore.

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1 commento

  • paola
    14/09/2015 alle 18:27

    sei stato sempre unico e a distanza di anni non posso dimenticare quanto sei stato vicino alla mia fam. e quelllo che hai fatto per le mie figlie

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