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Progetto “Vita indipendente” nelle Marche

Garantire alla persona con grave disabilità motoria il diritto di decidere della propria esistenza ricorrendo a un’assistente personale autogestito che lo affiancherà nello svolgimento delle attività quotidiane. È l’obiettivo del progetto “Vita indipendente”, che la Regione intende ampliare ricorrendo ai fondi ministeriali allo scopo di favorire l’inclusione sociale dei diversamente abili.

La Giunta regionale presenterà al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali un progetto di adesione per accedere ai fondi dell’annualità 2015. Sono a disposizione 320 mila euro statali che verranno cofinanziati con altri 80 mila euro regionali, per un totale di 400 mila euro che serviranno a finanziare quattro progetti scelti (100 mila euro ciascuno) tra quelli presentati dagli Ambiti territoriali sociali (Ats). “Ogni persona ha diritto ad autodeterminare la propria esistenza, dotandosi degli strumenti e delle opportunità che meglio valorizzino la propria modalità di vita – evidenzia il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – Il progetto di vita indipendente consente alle persone disabili di scegliere percorsi personali attraverso un’assistenza autogestita, liberamente scelta. Favorisce l’attività domiciliare, rispetto ad altre modalità assistenziali, per il ricorso alla cura della persona, l’aiuto domestico, la mobilità in casa e fuori, al lavoro e nel tempo libero, assicurando l’autonomia e l’integrazione sociale. Una scelta personale che la Regione intende assecondare, mettendo a disposizione degli interessati le risorse proprie e quelle statali per le persone diversamente abili che ritengono di vivere la propria esistenza in una forma completamente autogestita, ricorrendo all’aiuto di un assistente di proprio gradimento”.

La Regione Marche sostiene attualmente n.76 piani personalizzati di Vita indipendente dell’importo di circa 9mila euro a progetto, per complessivi  600mila euro annuali. A questo progetto si è aggiunto, negli ultimi due anni, un finanziamento ministeriale, che ha visto coinvolti gli Ambiti territoriali sociali e i soggetti che già beneficiano dei contributi regionali per la Vita Indipendente.
L’annualità 2013 ha interessato l’Ats di Ascoli Piceno (9 le persone assistite con i fondi statali), mentre quella del 2014 gli Ats di Fano, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto del Tronto, per un totale di 33 persone interessate. Con la terza annualità 2015 il Ministero ha concesso nuovamente alla Regione Marche la possibilità di presentare quattro progetti a livello di Ats, dando la possibilità di coinvolgere sia i soggetti che già beneficiano del progetto regionale, sia nuovi utenti.