artistidi Sara De Simplicio

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Si è conclusa qualche giorno fa tra grandi applausi e risate la rassegna “Comici..si nasce?” tenutasi in Piazza Umberto I, nel cuore di Sant’Egidio alla Vibrata, e giunta quest’anno alla decima edizione. L’appuntamento era per le serate del 30 e del 31 agosto e la risposta del paese non si è fatta attendere. Una piazza visibilmente “inondata” di persone di tutte le età, dai più piccoli ai più “cresciuti”: questo lo scenario agli occhi dell’agenzia “Lido degli Aranci”, organizzatrice dell’evento in collaborazione con l’amministrazione comunale, in particolare nella serata conclusiva, quella di lunedì 31 agosto. Complici il clima favorevole e la piacevole temperatura, gli artisti in programma hanno potuto esibirsi davanti ad un pubblico numeroso ed interessato: molti, infatti, sono rimasti fino a tarda serata, pur di godersi l’intero spettacolo, anche se costretti a stare in piedi visto che tutte le sedie a disposizione sono state velocemente occupate.
Protagonisti della kermesse, insieme ad alcune celebrità comiche partenopee, anche giovani promesse del canto, come la santegidiese Federica D’Ippolito che ha reinterpretato in chiave acustica una delle hit di Lady Gaga, e gli stessi conduttori della serata che hanno saputo “amministrare” il tutto con grande professionalità e anche con una buona dose di ironia, Maria Rita Piersanti ed Angelo Carestia: di quest’ultimo, in particolare, c’è da ricordare una simpatica e brusca intrusione nei panni del grande Riccardo Cocciante, imitato nell’esecuzione di alcuni tra i suoi brani più celebri. Sul palco è stato invitato l’assessore Annunzio Amatucci, il quale si è dichiarato molto soddisfatto sia per l’ottima qualità dell’edizione sia per la numerosa e calorosa partecipazione del pubblico, che ha vivamente ringraziato.
Tra gli ospiti più attesi della serata i comici napoletani Fabian Grutt, già noto ai più per la sua partecipazione al programma della Rai “Made in Sud”, e il famoso Carmine Faraco, un habitué di Colorado e molto familiare al pubblico per le sue simpatiche analisi musicali, di cui sono “vittime” quasi tutte le celebrità del panorama musicale italiano, messe a confronto con i “Genesis, i Pink Floyd e i Deep Purple”!
Molto apprezzata la sua lunga esibizione tanto che la piazza ha partecipato con grande entusiasmo, unendosi in coro al motto “la domanda non è chi è, ma la domanda è pecchè???!”. E proprio a lui abbiamo rivolto qualche domanda per poter meglio conoscere e approfondire una parte importante di quello che è oggi il mondo dello spettacolo e della comicità.

Oggi Carmine Faraco è un comico affermato a livello nazionale.. ma secondo lei “comici si nasce o si diventa”?
Io mi sento prima di tutto un attore: ho desiderato sin da piccolo diventarlo. Per quanto riguarda la comicità, credo che la verve comica non si possa acquisire con lo studio e l’esperienza: o ce l’hai nel sangue o non ce l’avrai mai. Io a volte mi rendo conto di suscitare il riso anche senza fare battute: è questione spesso di atteggiamenti, toni e tempi. In più, il vero comico sa e ama divertirsi e per questo poi riesce a divertire gli altri: quando ci si crede fino in fondo anche la classica barzelletta, se ripetuta ogni volta come se fosse la prima volta, ha sempre un grande effetto sul pubblico.

La musica è sempre protagonista e insieme vittima dei tuoi monologhi: che ruolo ha nella sua vita?
Amo molto la musica ma non sono un musicista: forse, se avessi studiato, sarei potuto diventarlo perché sono intonato e ho un buon ritmo musicale, tanto che spesso nella mia band mi diverto ad occuparmi io degli arrangiamenti. Mi affascinano comunque le belle voci, da sempre. E così oggetto dei miei spettacoli sono diventati le più belle voci italiane, che poi scherzosamente prendo in giro … e fortunatamente nessuno si è mai risentito, anzi, di molti sono diventato anche grande amico.

La grande partecipazione del pubblico fa pensare che forse la gente oggi ha voglia di un po’ di leggerezza e di serenità: pensa che la risata sia un buon antidoto nei tempi bui?
Credo proprio di sì. Da sempre il sorriso aiuta a superare le difficoltà e forse proprio per questo oggi i comici hanno un ruolo importante. Inoltre, la comicità e l’ironia aiutano non solo a sdrammatizzare le situazioni altrui ma anche le proprie. Per me è una fortuna avere la possibilità di salire su un palco, mettere una maschera e dimenticare i problemi: guai a non poterlo fare!

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