LettereLettere e disegni dei bambini ricoverati nell’ospedale pediatrico Acosta Nu di Asuncion, una valigia della speranza che un bambino ha consegnato a Papa Francesco in visita alla struttura. Una novantina i bambini ricoverati nei reparti, in alcuni dei quali, come quello di cardiologia, è entrato Papa Bergoglio. Una visita voluta da Francesco, come la tappa fuori programma all’ospedale San Rafael fondato da don Aldo Trento. Sono i sofferenti, le persone in difficoltà, gli ultimi del Vangelo a interessare il vescovo di Roma. Un gesto di solidarietà, di vicinanza.
Tra i messaggi che il Papa ha ricevuto anche quello di un bambino paraguayano di 8 anni. È il giornale locale “La Nacion” a raccontare la storia di Ramon che ha un desiderio: poter guarire per tornare a casa con la sua famiglia, i suoi genitori e sua sorella minore, che vivono nella città di Tobati. Ramon è ricoverato da tre mesi nell’ospedale quando apprende che il Papa sarà in visita anche alla struttura dove lui è ricoverato per una malattia al midollo osseo. Così non ci pensa su due volte e decide di scrivergli una lettera, molto semplice, cui allega un disegno che lo ritrae con i suoi parenti. Nella lettera racconta al Papa il suo desiderio di volersi riprendere per tornare a casa dalla sua famiglia e al testo aveva allegato un disegno in cui aveva scritto in lingua guaranì: “Papa Francisco chemonguera tahama ogape. Rohayhu”, cioè “Papa Francesco curami per poter andare a casa. Ti voglio bene”.
La lettera era pronta, ma Ramon dopo una settimana di terapia intensiva ha concluso la sua giovane esistenza il 24 giugno, 18 giorni fa, poco prima dell’arrivo del Papa in America Latina. In quella valigia della speranza donata al Papa c’è anche la lettera di Ramon, il suo disegno, e la sua richiesta di poter tornare a casa: un desiderio consegnato a un foglio di carta. E alla preghiera di chi gli voleva bene.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *