Galantino“Il guaio grande non è che la Grecia esca o meno dall’Euro ma che c’è gente che non riesce a vivere in maniera decorosa e dignitosa, dentro e fuori dall’Europa. Rimettere in carreggiata la Grecia conviene a tutti e non tanto per motivi economici quanto per avere una umanità più riconciliata e meno conflittuale”. Lo ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, parlando a margine della presentazione del Rapporto 2014 dell’associazione “Rondine – Cittadella della pace”, svoltosi ieri presso la Camera dei Deputati. “Chi non è preoccupato per i conflitti economici dell’Europa è incosciente – ha spiegato mons. Galantino – questi sono frutto di una consapevolezza che l’altro mi sta rubando qualcosa, che si sta approfittando di me”.

Per il segretario generale della Cei, “il dibattito tra Grecia e Ue è questo: la Grecia afferma che l’Ue le sta togliendo l’aria per vivere mentre l’Ue risponde di aver dato alla Grecia i soldi per vivere e ora li rivuole indietro. Se i problemi restano su questi livelli – ha sottolineato mons. Galantino – c’è da preoccuparsi. Urge recuperare logiche di dialogo e di incontro per capire che dietro i soldi non ci sono le banche ma persone, gente che oggi non sa davvero su cosa contare. La fame gioca brutti scherzi, acceca e diventa rabbia. Ue e Grecia devono fare ciascuno dei passi indietro. Se uno dei due lo facesse in modo unilaterale verrebbe tacciato come perdente e nessuna delle due parti vuole esserlo. Al di là di questa logica, credo che il problema serio è che se si arriva a certi guai è perché li hanno combinati tutti e due e non uno solo”.

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