SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel 37esimo anniversario del giuramento da Presidente della Repubblica di Sandro Pertini, giovedì 9 luglio la città di San Benedetto del Tronto renderà omaggio all’amatissimo Capo dello Stato e alla prima donna eletta alla guida della Camera dei Deputati, Nilde Iotti, con l’apposizione di targhe commemorative nei luoghi che sono stati ad essi recentemente intitolati con deliberazioni della Giunta comunale.

A partire dalle 18,30, l’Amministrazione comunale scoprirà la targa che dedica a Nilde Iotti lo spazio adiacente la delegazione comunale di Porto d’Ascoli che dunque assumerà il nome di Largo Nilde Iotti”.  A seguire, verrà scoperta la targa che intitola a Sandro Pertini il piazzale che sorge in zona SS. Annunziata comunemente conosciuto come “piazza rossa” da colore della superficie.

Alessandro “Sandro” Pertini, nato nel 1896, laureato in giurisprudenza e in scienze sociali, partecipò alla prima guerra mondiale. Ben presto divenne militante antifascista e nel 1926 fu condannato a cinque anni di confino. Fuggito, si rifugiò a Milano e successivamente in Francia. Tornato in Italia nel 1929, fu nuovamente arrestato e condannato a 11 anni di reclusione. Tornato libero nell’agosto 1943 ed entrato del primo esecutivo del Partito socialista, venne catturato dalle SS e stato condannato a morte. Nel 1944 evase dal carcere assieme a Giuseppe Saragat e a Milano assunse la carica di segretario del Partito Socialista nei territori occupati dal tedeschi e poi diresse la lotta partigiana: è stato insignito della Medaglia d’Oro.

Con la Repubblica, fu deputato all’Assemblea Costituente, senatore nel 1948, deputato dal 1953 al 1976, Presidente della Camera nel 1968 e nel 1972. Fu anche direttore dell'”Avanti” e de “Il Lavoro”. E ‘ stato eletto Presidente della Repubblica l’8 luglio 1978 prestando giuramento il giorno successivo. E’ deceduto il 24 febbraio 1990.

Leonilde “Nilde” Iotti, nata nel 1920, laureata in lettere e filosofia, durante la Resistenza collaborò attivamente all’organizzazione dei gruppi di difesa della donna, nel sostegno ai Comitati di liberazione, nelle agitazioni nelle fabbriche per il sabotaggio della produzione di guerra e per l’assistenza alle famiglie dei deportati, dei carcerati e dei caduti.

Eletta deputato all’Assemblea costituente, si distinse nelle battaglie per emancipare la donna dalla condizione di arretratezza e di inferiorità in cui versava. Compagna del segretario del PCI Palmiro Togliatti, al fianco del quale resterà fino alla morte, nella sua lunga militanza parlamentare si occupò delle donne nel mondo del lavoro e delle tematiche relative alla famiglia, si impegnò nella battaglia in favore dell’introduzione del divorzio.

Dal 1969 al 1979 fu parlamentare europeo. Il 20 giugno 1979 fu la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati. Confermata nel 1983 e nel 1987, ha diretto l’Assemblea di Montecitorio per tredici anni consecutivi, esercitando il mandato più lungo della storia repubblicana. E’ morta il 4 dicembre 1999.

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