unnamed (5)Riportiamo l’Omelia di Don Lanfranco Iachetti del 30 giugno 2015 per il saluto liturgico a Suor Maria Bernarda

“Mio Signore, io sono la tua serva ha trovato grazia davanti ai tuoi occhi, hai usato grande bontà verso di me… lascia che io fugga lassù e così la mia vita sarà salva”. Queste parole premurose di Dio portate dagli angeli a Lot, possono in sintesi essere le parole di Suor Maria Bernarda nel suo ingresso nella patria celeste del Paradiso.

Com’è premuroso Dio! La sua premura per salvare Lot è veramente impressionante… E’ così premuroso a tal punto che quando ci vede un po’ persi, ci invita a prendere vie sicure e insiste nel farlo. Siamo fortunati ad avere un Padre così premuroso, che vede i pericoli molto prima e meglio di noi e ci invita a seguirlo per trovare la pienezza della vita. Così è accaduto per Suor Maria Bernarda.

La sua vita di donna consacrata, da quando il Signore l’ha associata alle sue sofferenze, ha continuato a parlare con i gesti. E devo dire che i suoi gesti erano insistenti, riuscivano a comunicare l’intenzionalità del suo cuore. Tutto condito sempre da un grande sorriso

In queste ultime settimane il tuo timbro di voce era diventato flemmo, le sue forze erano ridotte. Nella sua vita si prospettavano dei tornanti faticosi. Dio per amore premuroso prende da vicino la sua vita e la dirige verso l’Eternità. Una premura, quella di Gesù fatta con altrettanti gesti.

Gli stessi gesti che non gli hanno fatto mai mancare Suor Maria Amata a e Suor Maria Josefa compresi quelli di Gemma, Marisa…

Le sue giornate incominciavano piano piano, e poi prendevano grinta nelle mani e nel timbro della sua voce. Ripassava “il libro dei volti ” con il suo linguaggio “quasi corale” tenendo in mano i tanti bambolotti che coccolava, ricordando gli anni e le carezze che da buona religiosa non ha fatto mancare alle persone che l’hanno amata: dalle sorelle al fratello ai suo nipoti Alfredo e Betta.

Suor Bernarda, ci hai avvicinato una parola tanto cara a Papa Francesco: La chiesa della tenerezza.. Ora la sua vita è coccolata da mani vere, quelle di Gesù!

“La tua bontà Signore è davanti ai miei occhi” ci ha fatto pregare il salmista. “Il mio piede sta su terra piana per sempre benedirò il Signore”. Carissima Suor Bernarda…ops! Voglio per l’ultima volta chiamarti Caterina. Perché sono sicuro che mi risponderai. Come sempre, sono io!

Voglio affrettarmi a dirti che tra i calanchi di queste dorate colline il grano è maturo e le vigne stanno per far conoscere i grappoli rossi e bianchi per continuare a fare Eucarestia. Parlargli delle tue suore con le suore che ti hanno preceduta, da ultima madre Cecilia. Strattona San Giuseppe, a voi tanto caro perché la sua provvidenza riempia ancora di vocazioni questo monastero!

Va lassù e con Lui non aver paura. La tempesta che si era affacciata nella tua vita è passata! Sei nel suo mare in bonaccia!

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