“Non si discrimina, si accoglie nella verità di ciascuno e nelle molte situazioni diverse”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nell’omelia pronunciata ieri mattina nella cattedrale di San Lorenzo in occasione della Messa per S. Giovanni Battista, patrono della città. A margine della celebrazione il porporato ha parlato dei migranti ricordando che “ci troviamo di fronte a della gente disperata, a volte a causa di situazioni di violenza, di guerra, di conflittualità dove lo zampino dell’Occidente o di altre parti del mondo c’entra” e questo è un fatto “innegabile e conosciuto”. “L’Italia – ha proseguito – fa la sua parte, l’Europa non la fa e la comunità internazionale tanto meno”. Soprattutto il vecchio continente appare inadeguato ad affrontare una simile tragedia: “L’Europa e l’Occidente – ha spiegato – si involvono, a mio parere, sempre di più su se stesse come se continuassero ad essere, in particolare l’Europa, il centro del mondo ma l’Europa non è più il centro del mondo”. Nell’omelia il cardinale ha ricordato ai cristiani il dovere di imitare Giovanni Battista. “Il primo appello di San Giovanni Battista – ha affermato – è di una fede più forte e convinta, custodita e coltivata con la preghiera, i sacramenti e le opere di misericordia”.

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