“Le famiglie da sempre sono abituate ad essere custodi del dialogo e possono dare un significativo contributo nel costruire ponti, partendo dalle differenze culturali, anche andando oltre l’emergenza immigratoria”: questa la valutazione di Francesco Belletti espressa stamane a Roma in occasione della presentazione del progetto “Integra, famiglie in azione per una società interculturale”. La coordinatrice del progetto, Lorenza Rebuzzini, ha evidenziato come nelle 7 Regioni dove è stato sperimentato il lavoro di promozione associativa sono state coinvolte centinaia di persone, con momenti di formazione, l’utilizzo di “laboratori familiari interculturali”, tavoli di lavoro tra associazioni, amministrazioni locali e realtà aggregative di immigrati. Il sottosegretario Bobba, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha rilevato che “l’esperienza fatta dal Forum è esemplare perché le famiglie sono il luogo migliore per costruire occasioni di incontro. Con l’incontro e il dialogo fra culture si possono realizzare strategie efficaci di inclusione di fronte a un mondo in cui si muovono 50 milioni di persone”. Le comunità nazionali d’immigrati, variamente coinvolte nel progetto del Forum famiglie, sono state una ventina: Kossovo, Senegal, Tunisia, Cile, Bulgaria, Romania, Nigeria, Moldavia, Marocco, Burkina Faso e altre. Nel pomeriggio di oggi si terrà sempre a Roma un incontro con esperti ed esponenti delle associazioni coinvolte per l’analisi dei risultati del progetto.

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