Papa FrancescoDi Luca Marcolivio da Zenit

Medjugorje, la pace nel mondo minacciata dai trafficanti di armi, i giovani e le nuove tecnologie, la controversia Francia-Vaticano sulla nomina del nuovo ambasciatore sono i temi trattati da papa Francesco nella sua conversazione in aereo con i giornalisti durante il volo Sarajevo-Roma di ieri sera.

Di ritorno dalla sua visita pastorale nella capitale bosniaca, il Santo Padre è stato interpellato sull’attuale posizione della Chiesa in merito alle apparizioni di Medjugorje, rispondendo che la Santa Sede sta per “prendere delle decisioni” che saranno presto comunicate, mentre, “per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti ai vescovi”.

Sottolineando il “bel lavoro”, consegnatogli dalla commissione d’inchiesta su Medjugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini, il Pontefice ha poi riferito che il cardinale Gerard Müller, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, avrebbe convocato una riunione dicasteriale proprio sul tema delle apparizioni mariane nella località bosniaca.

Bergoglio ha poi stigmatizzato l’“ipocrisia” di quei potenti che si riempiono la bocca della parola “pace” ma sottobanco finanziano le guerre: “Chi parla soltanto di pace e non fa la pace, è in contraddizione. Chi parla di pace e favorisce la guerra, per esempio con la vendita delle armi, è un ipocrita”, ha dichiarato.

Una domanda successiva ha fatto riferimento al suo discorso ai giovani di Sarajevo, a quali il Papa aveva raccomandato cautela nell’uso di Internet e della TV. Secondo Francesco essere “troppo attaccati al computer” è un vizio che “fa male all’anima” e “toglie la libertà”.

Precisando che “linguaggio virtuale è un progresso dell’umanità”, il Santo Padre ha però sottolineato il rischio della perdita di comunicazione in famiglia: “ È curioso, in tante famiglie i papà e le mamme mi dicono: con i figli siamo a tavola e loro sul telefonino sono in un altro mondo”. Al contrario, ha suggerito il Papa, può essere d’aiuto collocare i computer in “spazi comuni” della casa, lontani dalle stanze dei bambini, come del resto fanno molti genitori.

La dipendenza dal web può così diventare una “malattia psicologica” che allontana, oltre che dalla famiglia, anche dalla “vita sociale”, dallo “sport”, dall’“arte” e conduce, invece, a “cose sporche” come la “pornografia”, i “programmi vuoti” e, in generale, al “consumismo” che, al pari del relativismo, è “un cancro della società”, ha sottolineato Francesco, aggiungendo che questi temi saranno trattati nell’enciclica in uscita il prossimo 18 giugno.

Ultimo tema affrontato durante la conferenza stampa, è stata la controversia della mancata nomina di Vincent Stefanini – omosessuale dichiarato e convinto fautore della teoria del gender – a nuovo ambasciatore francese presso la Santa Sede. A tal proposito, papa Francesco ha gettato acqua sul fuoco, dicendo: “I piccoli problemi non sono problemi”. Ha poi concluso, annunciando un probabile viaggio in Francia, perché lo ha “promesso ai vescovi”.

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