Di Ilaria Governatori e Mario Passamonti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In una bellissima giornata di sole il richiamo del mare è forte ma questa non è una tentazione sufficiente per l’équipe che di buon mattino ha preparato il campo parrocchiale con ombrelloni, palloncini e sacchi per accogliere le famiglie, così come non c’è stata nessuna esitazione da parte delle stesse famiglie, pronte a mettersi in gioco.

Dopo la Messa delle 9.30 si sono aperti i cancelli per più di ottanta persone di tutte le età, suddivise in 12 squadre, pronte a confrontarsi in varie gare ad “altissima tensione”.

E’ stato sorprendente ammirare l’agonismo e la rivalità, ma anche lo spirito di squadra messi in campo da grandi e piccoli, tutti trascinati da una gran voglia di giocare, di cimentarsi e soprattutto di divertirsi. Fare squadra tra famiglie, sostenersi, incoraggiarsi, comunque misurarsi tra vittorie e sconfitte sono stati gli ingredienti di una partecipazione entusiastica.
I timori della vigilia, per questa prima esperienza, si sono sciolti immediatamente: la gioia di esserci andava oltre i piccoli problemi organizzativi legati al mettere in campo tante persone e tanti giochi.

Nella vita di fede e nella vita di famiglia non si può vivere da semplici spettatori!

Abbiamo pensato di dare ad ogni gioco un titolo:
1-“insieme nessuno ci metterà nel sacco” per la corsa dei sacchi
2-“insieme sarà più facile superare tutti gli ostacoli” per la corsa ad ostacoli con pallina con cucchiaio tenuto in bocca
3-“insieme voleremo in alto” per la costruzione e lancio di aeroplanini
4-“insieme danzeremo la vita” per la gara a coppia con lo spaghetto in bocca
5-“faremo tesoro gli uni degli altri” per il lancio delle palline che dovevano essere riprese al volo con dei sacchi
6-“impareremo che si può essere campioni nella vita anche se non sempre si fa goal” per il calcio dei rigori
7-“insieme per centrare gli obiettivi” per il lancio di palline centrando dei bicchieri
8-“impareremo che, se sapremo dare respiro alla nostra vita, riempiendola di cose buone, essa sarà più leggera” per il gioco dei palloncini.

E’ stato subito chiaro che lo scopo non  era tanto il totalizzare il maggior numero di punti, necessari per la vittoria, ma il capire che il vero tesoro stava nel vivere quel tempo insieme, divertendosi, nel rispetto di tutti.

La parte ludica terminava con la proclamazione della squadra vincitrice e la consegna a tutti i partecipanti di una medaglia ricordo, prodotta artigianalmente. Poi le ultime “tensioni agonistiche” si sono allentate decisamente nel pranzo finale, presso lo stand gastronomico della festa di San Filippo Neri.

Buttando lo sguardo “dietro le quinte”, questa festa è stata l’occasione per mettere insieme le tante persone che nei propri ambiti rappresentano l’ossatura della vita parrocchiale: in primis il parroco, poi i catechisti dei bambini, i catechisti/accompagnatori dei genitori e i ragazzi dell’oratorio.
Un grazie a tutti per l’impegno e dedizione profusi per la buona riuscita della festa.

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1 commento

  • Lorena
    22/08/2015 alle 06:44

    Bella la vs. Festa! A Rescaldina, come consulta sociale, faremo anche noi la festa delle famiglie con giochi a squadre. È la seconda edizione è la prima è stata davvero bella. Chiedo il vs. Aiuto per una cosa: mi dite le regole che avete seguito (tempi, punteggio, penalità) per la corsa degli spaghetti? Grazie, Lorena

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