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GROTTAMMARE-  Il 25 giugno del 1937 ci siamo incontrati per la prima volta, avevamo 17 anni e da quel momento non l’ho lasciata più andare…anche se, con gli acciacchi della vecchiaia, continuo a volergli bene come il primo giorno che l’ho vista.” Esordisce così Alfredo Pulcini, 96 anni in prossimo 21 Ottobre, parlando della sua bellissima storia d’amore con Antonia, anch’essa della classe del 1919.

Era un freddo pomeriggio di Aprile, il clima era umido e fuori pioveva. Ad attendermi all’ingresso di casa c’era Alfredo, un elegante e distinto signore che certamente non dimostra quasi un secolo di vita. Nel salone mi attendeva Antonia, la sua solarità e il suo calore erano coinvolgenti; “Che Dio ti aiuti e la Madonna ti accompagni” esclamò accogliendomi con un grande abbraccio.

Nel giorno di Pasqua, hanno celebrato insieme a don Andrea Spinozzi e tutta la comunità della Gran Madre di Dio questo importante traguardo.

MS: Che cosa è successo il 25 giugno 1937?

Alfredo: Il 25 giugno del 1937 ci siamo incontrati per la prima volta e da quel momento non l’ho lasciata più andare, siamo stati insieme un anno prima dello scoppio della guerra … anche se con gli acciacchi della  vecchiaia, continuo a volergli bene come il primo giorno che l’ho vista. Mi sento fortunato, alla mia età godo ancora di ottima salute. Posso dire che della mia vita, non mi posso proprio lamentare.

MS: Quando e come, vi siete conosciuti?

Alfredo:Antonia è sempre stata di poche parole, sempre timida fin da giovane, anche se ora la memoria la sta abbandonando, non perde mai occasione di sorridere e di essere ospitale. L’ho conosciuta il 25 giugno del 1937, la incontrai per la prima volta mentre sbiancava i panni con la sorella. Io stavo lavorando, preparavo l’aia  in vista della trebbiatura e la vidi passare mentre si dirigeva con la sorella verso il fosso dove sarebbe andata a lavare la biancheria, all’epoca non c’erano gli impianti adeguati. Antonia passò e salutò mia madre. All’epoca ci conoscevamo un pò tutti, si andava a Messa nella chiesetta di S.Francesco da Paola. La vidi e capì subito che era una “fuori classe”. Mia madre, che era una donna molto attenta,si accorse da subito del mio forte interesse nei confronti di antonia. Mi disse che Antonia era una bella ragazza, ma si preoccupava del fatto che fossi già innamorato di lei e quali intenzioni avessi. Le preoccupazioni della mia famiglia erano lecite, non potevamo permetterci di affrontare un fidanzamento perché non avevamo molti soldi.

Antonia: Certo che lo ricordo, era un bell’uomo!

MS: Quindi, conoscevi da tempo Antonia?

Alfredo: Si, cominciai a seguirla ed iniziai a frequentare i suoi parenti più stretti, con la speranza di vederla. Con l’aiuto dei miei fratelli iniziai a prendere delle canne dal canneto del mio padrone, per portarle di nascosto a vendere ai Vivai Marconi. Raccimolai un po’ di soldi e finalmente, iniziai a corteggiarla. Un sabato decisi di portarla ad una festa, ma non riuscì a concludere nulla. Il nostro primo vero incontro, fu davvero singolare. Infatti, dopo la morte di una signora anziana che abitava in campagna e che tutti conoscevamo, ci fu un avvicinamento tra me e Antonia. Qualche tempo prima, trovai il coraggio di scriverle una lettera pre farle conoscere il mio sentimento per lei. Per qualche causa avversa, la mia lettera indirizzata ad Antonia, finì nelle mani del mio futuro suocero…e colse proprio l’occaione di quello spiacevole evento per invitare me e la mia famiglia a parlare con lui…

MS: Tuo suocero chiese se questo fidanzamento fosse una cosa seria?

Alfredo: Risposi che questa era una cosa seria e gli dissi che ad Antonia tenevo molto, questo accadde dopo il 23 gennaio 1939. Gli avevo scritto una lettera tra il 18 e il 23 gennaio 1939, dissi che ad Antonia tenevo molto e mio futuro suocero, ascoltando le mie parole, mi disse che la sua casa sarebbe stata sempre aperta a me, fui accolto dalla sua famiglia con molto calore. Ho sempre portato rispetto a mia moglie, lei allo stesso modo a me, dopo 69 anni di matrimonio posso dire che mia moglie non ha mai ricevuto una parola brutta dalla mia bocca. Abbiamo avuto 3 figlie giudiziose che ci hanno reso orgogliosi di loro. Abbiamo 8 splendidi nipoti, di cui 7 laureati e un sottoufficiale che lavora nella Guardia di Finanza. Mi considero un uomo fortunato, mia moglie è una gran donna anche se parla poco e la sua memoria ha qualche problema…

MS: Tra il vostro fidanzamento e il vostro matrimonio c’è stata la guerra, com’è  stato questo tempo di attesa?

Alfredo: Il mio timore era che Antonia si fosse fatta un’altra vita, ma nonostante tutto, il mio pensiero era rivolto sempre a lei. Aver combattuto in Africa contro gli inglesi prima e contro i tedeschi poi, aver trascorso un lungo periodo di prigionia a Berlino in un campo di concentramento mi ha segnato molto… non avevo la certezza di rivederla. Solo quando Berlino fu rasa al suolo dagli anglo-americani e ci fu la resa nazista, ebbi la speranza di rivederla e così fu. L’amore è un sentimento forte, indissolubile. Passano gli anni e continuiamo a volerci bene, come il primo giorno. Prima di andare a dormire ci diamo il bacio della buonanotte.

MS: Che cosa vi sentite di dire alle giovani famiglie?

Alfredo: Ogni volta che torno a casa per me è sempre una nuova avventura, nonostante la mia età, sono autonomo e guido ancora l’auto e il trattore. A quasi 96 anni mi sento ancora giovane e le associazioni x gli anziani non fanno x me.Viviamo in tempi difficili,ma non ci arrendiamo, questo vuole essere il nostro augurio. Occorre “stare  sulla strada”, proprio come noi, in mezzo alla gente e mai chiudersi in se stessi. Per il matrimonio l’unica terapia è la pace e non la guerra.

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2 commenti

  • Federica F
    27/05/2015 alle 22:34

    Bellissimi! Una coppia esemplare...

  • claudio
    28/05/2015 alle 07:58

    TANTISSIMI AUGURI AD ANTONIA ED ALFREDO !!! SPERO TANTO CHE LA LORO STORIA DI VITA; VISSUTA IN TEMPI BEN PIU' DIFFICILI DEI QUELLI DI OGGI, SIA DI ESEMPIO A TUTTI NOI, IN PARTICOLARE AI GIOVANI. QUESTO PERCHE' COMPRENDANO PROFONDAMENTE CHE L'AMORE TRA DUE PERSONE E' UNA COSA SERIA ED IL GIURAMENTO, DAVANTI A DIO, O DAVANTI AGLI UOMINI, O SOLO DAVANTI A SE STESSI, E' INDISSOLUBILE E QUINDI CI IMPONE DI SUPERARE OGNI DIFFICOLTA' CHE LA VITA CI PONE DAVANTI POICHE' L'UNIONE DI DUE ESSERI SALDATI DALL'AMORE NON PUO' ESSERE SCIOLTA DA NULLA E NESSUNO, SU QUESTA TERRA. ANCORA TANTISSIMI AUGURI AD UNA COPPIA CHE CI HA DIMOSTRATO TUTTO CIO'. Claudio

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