Come la popolazione cubana ha accolto la notizia della visita di Papa Francesco?
“La notizia della visita del Papa è stata per noi totalmente inaspettata. Sarà accolto con molto affetto, lo aspettiamo con tanta allegria e speranza. La popolazione cubana è felicissima perché considera Papa Francesco una persona molto vicina, provano molto affetto e simpatia nei suoi confronti. Siamo anche sorpresi perché la Provvidenza ci sta regalando la visita del terzo Papa in terra cubana, dopo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI”.
La visita di un Papa latinoamericano che conosce bene Cuba marcherà una differenza?
“Il fatto che sia un Papa latinoamericano è per noi una garanzia di maggiore vicinanza ai nostri problemi, una migliore comprensione del carattere dei latinoamericani, delle nostre aspirazioni. Tutto ciò faciliterà moltissimo la comunicazione”.Vi aspettate cambiamenti ancora più sostanziali?
“Cambiamento è un’espressione che presenta molte ambiguità. Per noi è importante che il Papa venga tra noi a confermarci nella fede, a chiederci la conversione dei cuori. È questo il cambiamento necessario, nella mente e nel cuore. Solo così sarà possibile cambiare, di conseguenza, nella società”.
Qualcosa è già cambiato dopo l’annuncio di Raul Castro e Barack Obama di ristabilire relazioni diplomatiche tra i due Paesi…
“L’annuncio del 17 dicembre da parte del presidente Obama e Castro ha aperto un orizzonte di speranza. Entrambi hanno confermato pubblicamente che la mediazione di Papa Francesco è stata molto importante. Poi c’è stata la nota della Santa Sede che fa riferimento alle lettere personali che il Papa ha mandato a Obama e Castro e agli incontri tra le delegazioni dei due Paesi per arrivare a questo accordo. Non è un caso che la visita a Cuba sarà prima del viaggio negli Stati Uniti”.
In questi giorni, con i vescovi cubani, avete parlato dei preparativi per la visita…
“I preparativi non sono ancora iniziati perché stiamo ancora aspettando la conferma dei giorni esatti del viaggio da parte del Vaticano. Appena avremo le date potremo occuparci della logistica e della preparazione spirituale, che è importante tanto quanto la parte organizzativa. Non sappiamo ancora se andrà anche a Santiago de Cuba al Santuario della Virgen del Cobre perché il programma non è stato fatto. Ma non credo che l’itinerario sarà molto diverso da quello degli altri Papi. Abbiamo istituito una Commissione incaricata di organizzare la visita. Sicuramente ci aspettiamo una enorme affluenza di gente alle celebrazioni, come è stato in passato con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Parteciperà il popolo cubano, cattolici e laici, operatori della pastorale, religiosi e religiose, sacerdoti”.