Santa Marta“L’andare avanti della Chiesa è opera dello Spirito Santo”, che ci fa ascoltare la voce del Signore. E, per essere sicuro che quella sia “la voce di Gesù”, la ricetta è “pregare”. Così ha riflettuto papa Francesco, ieri mattina, nella Messa celebrata nella cappella di Casa Santa Marta, sottolineando che anche oggi bisogna avere “coraggio apostolico” per non rendere “la vita cristiana un museo di ricordi”. Riprendendo gli Atti degli Apostoli, il Papa ha osservato come, nelle varie epoche, vi siano “paure verso le sorprese dello Spirito Santo”. Già nelle profezie c’era scritto che il Signore sarebbe venuto a salvare tutti i popoli, ma molti “non capivano che Dio è il Dio delle novità”, “è il Dio delle sorprese”. Come distinguere le novità che vengono dallo Spirito? “Da noi soli non possiamo. Con la nostra intelligenza non possiamo”, ha ricordato Bergoglio, rimarcando che “senza lo Spirito non possiamo capire. È proprio lo Spirito che ci fa capire la verità o – usando le parole di Gesù – è lo Spirito che ci fa conoscere la voce di Gesù”. Quindi l’invito alla preghiera e al cambiamento. Fare come si è fatto sempre, ha ammonito il Papa, è un’alternativa “di morte”. E ha esortato a “rischiare, con la preghiera, tanto, con l’umiltà, di accettare quello che lo Spirito” ci chiede di “cambiare”, chiedendo, appunto, il “coraggio apostolico di portare vita e non fare della nostra vita cristiana un museo di ricordi”.

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