MinieraDi Michela Galieni

MONTEPRANDONE – Padre Nicola Iachini cappellano degli emigrati in Belgio per 41 anni, tornato di recente a vivere nel convento del Santuario di San Giacomo della Marca a Monteprandone, si appresta ad inaugurare la mostra “Vita di Miniera”, un’esposizione dedicata ai tanti italiani che dopo la seconda guerra mondiale hanno lavorato nelle miniere di carbone in Belgio.

Attratti da un salario impensabile nel loro paese, gli italiani erano inconsapevoli di quanta sofferenza e sacrificio avrebbero dovuto sopportare. Costretti a turni di lavoro massacranti e pericolosi, in balìa di misure di sicurezza insufficienti, gli immigrati erano obbligati a scendere nelle miniere, a pena di rimpatrio. La mostra, che comprende fotografie, ritagli stampa dell’epoca ed attrezzi da lavoro, nonché tute da lavoro dei minatori, ne porta testimonianza oltre al dato storico: dal 1946 al 1963 il numero di italiani morti nelle miniere ed in altri incidenti di lavoro sono stati 686. Un monito che P. Nicola Iachini intende affermare con chiarezza: “Un diritto ed dovere conservare la loro memoria”.

La mostra, allestita presso il chiosco del Santuario di San Giacomo della Marca a Monteprandone, sarà inaugurata domenica 26 aprile 2015 alle ore 11:00 e visitabile fino al 31 maggio con il seguente orario: tutti i giorni dalle 9:00-12:00 e 15:30-18:00.

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