Matteo CosenzaMatteo Cosenza di Grottammare

SCUOLA – Concorso, SSIS, laurea abilitante, TFA, concorso di nuovo. Per poter insegnare nelle scuole medie e superiori si è fatto un giro intero e sembra che si sia tornati al punto di partenza.

Breve riepilogo: i passi per diventare docente sono due:
i. idoneità, quindi fondamentalmente conseguimento di una laurea nell’ambito della materia da insegnare;
ii. abilitazione, che ad oggi si ottiene concludendo il TFA.

Le modalità per accedere al nuovo concorso, che quindi permetterà l’assunzione di nuovi insegnanti, generano una serie di paradossi che neanche Lewis Carroll in Alice nel Paese delle Meraviglie.
Sembra infatti che questo sia riservato solamente a chi è già abilitato (ovvero aver concluso la Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario o il Tirocinio Formativo Attivo) oppure a chi si è laureato prima del 2002.

Primo grosso paradosso: le SSIS sono chiuse da oramai sei anni, il TFA è stato attivo per due, quindi gran parte dei laureati negli ultimi anni è lasciata fuori e addirittura completamente ignorati quelli che hanno concluso gli studi negli ultimi mesi, a scapito di chi invece la laurea l’ha presa più di 13 anni fa. Grosso paradosso perché i giovani aspiranti insegnanti, in particolare per alcune classi come Lettere, Lingue Straniere o Matematica, hanno fatto un percorso di studi ben indirizzato e che avrebbe nell’insegnamento uno sbocco naturale e freschissimo. Grosso paradosso perché una gran parte dei laureati pre-2002 oramai neanche è più interessata ad essere inserita nel concorso, per cui i grossi numeri che circolano dovrebbero essere rivisti.

Secondo grosso paradosso: chi fino a quest’anno poteva comunque insegnare in qualche modo (terza fascia e supplenze varie), con la “buona” scuola si vedrà chiusa questa possibilità. Perché puoi aver concluso università, dottorato, fatto supplenze, tenuto corsi e presiedere esami in vari atenei, ma per avere la possibilità di insegnare nelle scuole dell’obbligo (attenzione, non per insegnare, ma quindi solo per partecipare al concorso) non basta. Puoi insegnare la teoria di Galois agli universitari, ma per le proporzioni alle medie non sei adatto.

In rete (e non) è partita la protesta per allargare la possibilità di iscrizione al concorso a tutti coloro che sono idonei all’insegnamento. Non si chiedono privilegi o strade spianate, ma solo che si concedano a tutti le stesse possibilità, e che poi sia il merito a decidere chi merita e chi no. Cari Renzi e Giannini, per favore, lasciamo i paradossi a Lewis Carroll.

‪#‎concorsopertutti‬

La petizione online https://www.change.org/p/ministro-on-stefania-giannini-commissione-istruzione-del-senato-commissione-cultura-della-camera-apertura-del-concorso-a-cattedra-2015-a-tutti-i-laureati-in-possesso-di-titolo-di-studio-valido-per-l-insegnamento

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