SinodoPiù di 500 persone hanno firmato una lettera in supporto alla petizione di altrettanti preti dell’Inghilterra e del Galles che dalle pagine del Catholic Herald chiedevano ai partecipanti al Sinodo per la famiglia che la dottrina e la pratica pastorale “restino fermamente e inseparabilmente in armonia”. La nuova lettera è firmata da laici ed è stata pubblicata sull’edizione di questa settimana del Catholic Herald. “Come laici – si legge nella lettera -, tutti noi sappiamo dalle nostre esperienze familiari, o da quelle dei nostri amici o vicini di casa, il trauma straziante del divorzio e della separazione, e siamo solidali con tutti coloro che si trovano in tali situazioni. E‘ proprio per questo motivo che crediamo che la Chiesa debba continuare a proclamare la verità sul matrimonio, dataci da Cristo nei Vangeli, con chiarezza e carità in un mondo che fatica a capirlo. Per il bene di coloro che vivono in unioni irregolari, per il bene di coloro che sono stati abbandonati e vivono secondo gli insegnamenti della Chiesa, e soprattutto per il bene delle generazioni future, è essenziale che la Chiesa continui a rendere chiaro che il matrimonio sacramentale è indissolubile fino alla morte”.

Il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, non aveva appoggiato l’iniziativa della petizione firmata dai sacerdoti invitando il clero a partecipare alla discussione sinodale nelle sedi opportune e cioè nelle diocesi, ma non attraverso i media. E nell’omelia pronunciata mercoledì scorso per la messa crismale alla Westminster Cathedral il cardinale aveva invitato i fedeli a seguire il Sinodo sulla famiglia non come una “battaglia tra parti contrastanti”.

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