carcereDIOCESI – Prosegue la nostra “rubrica dal carcere” leggi i precedenti articoli curata dai volontari della nostra diocesi.

Di Dino e Vejsel

Oggi è una giornataccia: anche se rido, mi fa male la testa perché un compagno di cella ha dimenticato aperta la finestra che sta dietro al mio letto.

Avrei voglia di bere qualcosa che mi rallegri un po’: un bicchiere di vino amarone o anche un po’ di grappa calabrese, ma qui si beve solo acqua, liscia, gasata o leggermente frizzante … per chi la può comprare; gli altri bevono quella del rubinetto, ben disinfettata dal cloro. Il cloro dono luminosità alla pelle, aiuta a digerire meglio e piace molto allo “zio” coincellante (neologismo per indicare il compagno di “stanza”).

Il mio mal di testa passerà presto, già mentre scrivo sembra aver mollato la presa e così posso tornare alla mia giornata molto lunga ed intensa con tanti impegni da portare a termine: privare Vejsel delle sue mele quotidiane per poterci fare la marmellata.

Vi insegno come si fa: prendere 15 mele (almeno 10 devono essere di Vejsel), sbucciarle e tagliarle a pezzetti e metterle in una pentola. Grattugiate la buccia di un limone o di un’ arancia; mettere sul fuoco per 5 min coperte; versare ½ kg di zucchero, mescolare e poi, sempre tenendo la pentola sul fuoco con il coperchio, non mescolare per 10 min. se vuoi la marmellata venga morbida, aggiungi 100ml di acqua; coprire di nuovo e far cuocere a fuoco basso fino a quando il preparato non sia della consistenza desiderata. Per avere una marmellata molto densa, non aggiungete acqua e fate cuocere senza coperchio, mescolando spesso.

State attenti a non farla bruciare altrimenti  Vejsel  fa pagare le mele. Mettere a raffreddare fuori della finestra, coperta con un tovagliolo.

E oggi facciamo anche lo yoghurt: scaldare un litro di latte (anche di più, dipende dalla pentola che avete) fino a quando non sta per bollire; farlo raffreddare (con un dito sentite che non scotta); in un bicchiere si mettono due cucchiai di yoghurt e un po’ di latte e si mescola bene; mettere questo preparato nel latte; coprire, avvolgere bene con un asciugamano, plaid o altro (a casa magari avete uno strofinaccio e una tovaglia….è meglio); far riposare per 6/7 ore. Se si vuole mangiare fresco metterlo in frigo (noi lo mettiamo fuori della finestra).

La prossima volta vi daremo le ricette delle lasagne al fresco e del sultiaç.

Dopo aver scritto tanto il mal di testa è tornato a stringere la presa, ma adesso più di prima…torniamo nella realtà senza marmellate e yogurt.

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