Di dP.

MONTEPRANDONE – Da sempre il mistero della pasqua ha catalizzato tutte le dimensioni dell’uomo.

E’ l’incrocio tra l’azione misteriosa di Dio e tutta la gamma dei sentimenti pienamente umani.
La passione del Signore, il mistero del crocifisso, il desiderio di ogni uomo di vivere in prima persona la croce dell’uomo figlio di Dio, sono alla base della tradizione della Rievocazione della Passione del Signore di Centobuchi.
Nata con la parrocchia stessa da un’idea di don Federico Pompei e di alcuni parrocchiani, nel corso degli anni è cresciuta diventando ormai quella che forse è l’unica “tradizione” consolidata della giovane comunità della Regina Pacis. Negli ultimi quattro anni è diventata un segno di unità possibile tra le due parrocchie di Centobuchi in quanto è organizzata a livello cittadino come iniziativa delle due comunità, grazie anche alla disponibilità di don Alfonso.
Partendo infatti dalla Piazza dell’Unità ( nei pressi della chiesa del Sacro Cuore) e passando per le vie del paese, si arriva davanti alla chiesa della Regina Pacis per poi salire nella zona di Collegioioso dove la crocifissione diventa segno visibile per tutto il paese.  Un’opera composta di tanti quadri: l’ultima cena, il tradimento, il Sinedrio, la coorte di Pilato, la Crocifissione; un’opera di popolo: donne e bambini, uomini e giovani, gente semplice che semplicemente ha trovato un modo per vivere sulla propria pelle il mistero celebrato della Pasqua; un’opera che ha come sfonda la città, le sue case e i suoi palazzi ela periferia urbana,  luoghi dove  oggi può nasce la vita nuova del vangelo.

Passione di Cristo, passione dell’uomo, di ogni uomo perché in Lui, crocifisso risorto, possiamo tornare ad essere “umanità bella” perché guarita dalla morte.

Appuntamento a venerdì 3 Aprile alle ore 21.00 in  Piazza dell’Unità a Centobuchi di Monteprandone.

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