San Paolo+Di Benedetto Riga
“Stiamo tutti bene: educare bene, crescere meglio” e “Iniziative orientate allo sviluppo di reti di prossimità”: sono questi i “titoli” di due bandi lanciati dalla Compagnia San Paolo, per un valore complessivo che supera il milione e mezzo di euro. Il primo è dedicato al contrasto della dispersione scolastica, al fine di promuovere il benessere di bambini tra i 6 e i 14 anni, con offerte educative da realizzarsi in orario extra-scolastico e con interventi che valorizzino il ruolo educativo delle famiglie. Le proposte possono riguardare il settore sportivo, lo stimolo ricreativo e culturale, alla creatività e alla musica, l’accompagnamento allo studio, la promozione della cittadinanza attiva, l’educazione all’affettività, la promozione della salute e del benessere e devono includere un pubblico ampio di destinatari, tra i quali anche bambini e pre-adolescenti appartenenti a famiglie in situazioni di disagio e disabilità. Le richieste di contributo devono pervenire entro il 6 maggio 2015.
Contrasto alla povertà e miglioramento della qualità della vita. Il secondo bando è dedicato alla povertà e al miglioramento della qualità della vita attraverso la messa a disposizione di “beni di prossimità” – fornitura di beni e servizi di prima necessità, come quelli alimentari e farmaceutici, prodotti per l’igiene personale e per l’infanzia, prestazioni di servizi medici e lavori artigianali – intesi come mezzi che soddisfano i bisogni primari della persona grazie all’attivazione di reti sul territorio; l’obiettivo è promuovere un “secondo welfare responsabilizzante”, sia stimolando l’iniziativa autonoma della comunità sul territorio sia innescando nei beneficiari meccanismi di coinvolgimento. Il bando comprende anche la realizzazione di “Mense per persone indigenti”. È possibile presentare richieste di contributi fino al 18 maggio 2015.
Cenni sulla storia della Compagnia. Il 25 gennaio 1563, 7 cittadini torinesi fondarono la Compagnia della Fede Cattolica sotto l’invocazione di San Paolo. Aveva due scopi: soccorrere la popolazione in gravi condizioni economiche e arginare l’espansione della riforma protestante. Verso la fine del Cinquecento, la confraternita fondò le prime Opere di carattere sociale e umanitario: il “Monte di Pietà cittadino” e la “Casa del Soccorso”. Nel 1595, fu costituito l’”Ufficio Pio”, con il compito di gestire l’attività assistenziale: sussidi a decaduti, malati e mendicanti; servizi religiosi; assegnazione di doti alle ragazze ospiti della “Casa del Soccorso” e pagamento delle rette. Nel 1683, fu fondata la “Casa del Deposito”, che accoglieva donne vittime di sfruttamento e violenza. In seguito, la Compagnia contribuì anche all’istituzione del “Collegio dei nobili convittori”, destinato all’educazione dei giovani delle classi abbienti e all’”Albergo di virtù”, che avvicinava i mendicanti al lavoro. Oggi, vengono curati questi settori d’intervento: la ricerca scientifica, economica e giuridica; l’istruzione; l’arte; la conservazione e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali e dei beni ambientali; la sanità; l’assistenza alle categorie sociali deboli. Le attività della Fondazione sono finanziate con i redditi prodotti dal patrimonio costituito nei secoli e il bilancio preventivo 2015 prevede 137 milioni di euro di stanziamenti. Di questi, 50 milioni saranno utilizzati per le politiche sociali.

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