Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – La chiesa rurale di Santa Maria in Camurano – a quasi due chilometri dal centro abitato di Montelparo (Fermo) – apparteneva al Convento dei Francescani (l’insediamento fu soppresso da Papa Urbano VIII nel 1638), con affreschi del XV° e XVI° secolo. La sua esistenza è testimoniata fin dal 1259. Essa è di tipica struttura architettonica francescana, consistente in una nicchia votiva affrescata nel XIV° secolo, racchiusa e protetta da una chiesetta datata 1545. Una grande chiesa, infine, racchiude esternamente il tutto. Le numerose scritte antiche sono testimonianza efficace che da sempre Santa Maria in Camurano è meta di pellegrinaggi e luogo di devozione e fede.

Tra il 2011 e il 2012, quando la nicchia votiva fu riaperta al pubblico, sono stati effettuati i lavori di restauro degli affreschi che si trovano all’interno della stessa.
Dopo i restauri delle strutture portanti avvenuti in anni passati, molto si era parlato degli interventi che erano necessari per riportare all’antico splendore gli affreschi di questa costruzione di origine Francescana veramente unica ed importante per essere una chiesa rurale. Nulla però era mai più accaduto! Ci voleva l’impegno, anche qui ancora una volta fondamentale e decisivo, di Don Gianluca Pelliccioni (allora Priore-Parroco di San Michele Arcangelo) se, in questa dimenticata e sperduta parte del territorio montelparese, si sono fermati i restauratori. Il lavoro, molto complesso viste le condizioni precarie degli affreschi, è stato portato avanti alla grande dal restauratore Andrea Simoni da Comunanza, già artefice, insieme ad altri, dei restauri effettuati nella Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo con il validissimo contributo, anche qui come per la Chiesa di San Michele Arcangelo, della nostra bravissima artista compaesana Ludovica Di Santo.
Da allora, terminati i restauri all’interno della Cappellina e restituiti gli affreschi in tutto il loro splendore alla comunità, tutto si è di nuovo fermato! Ed è un vero peccato perché, anche secondo quanto ebbe a dichiarare il Simoni stesso all’epoca, altri affreschi all’interno della navata sono di grande qualità e quindi degni di attenzione e di recupero. Per la verità da qualche giorno qualcosa si sta nuovamente muovendo, con il coinvolgimento fattivo del nuovo Priore-Parroco di San Michele Arcangelo Padre Agostino Maiolini, e si dovrebbe trattare, non solo del recupero degli affreschi mancanti della navata, ma anche del restauro del pavimento e di alcune altre parti portanti ed essenziali del Santuario Mariano! Tutti attendono ulteriori sviluppi!
Ogni anno, curata dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo di Montelparo con il contributo di un Comitato organizzatore composto quasi esclusivamente di abitanti della Contrada, qui si organizza una festa con funzioni religiose, canti, giochi, gare, bancarelle, pesce fritto, lotteria, orchestrina, sfilata di trattori d’epoca e mezzi agricoli storici. Soprattutto non manca mai quella che è la parte più storica e folcloristica della festa: la “Processione delle canestrelle”.

Con essa la popolazione, vestita rigorosamente in costumi d’epoca fatti indossare soprattutto a bambini e bambine (ma non mancano adulti ed anziani!!!) vuole ricordare come i fedeli recassero in dono alla Madonna cesti ricolmi dei frutti che la loro terra aveva prodotto durante l’anno (grano, uva, mele, granturco, pesche, verdura, fiori, ma anche animali da cortile).
Tutto questo per ringraziare la Vergine Maria per l’intercessione affinché la campagna non fosse stata avara dei suoi prodotti. E’ ancora in uso che la processione delle Canestrelle sia preceduta da un suonatore d’organetto e sia chiusa dal sacerdote che poi, una volta in Chiesa, officia la funzione religiosa non appena i fedeli hanno deposto, ai piedi dell’altare, tutte le loro offerte. Tutto quanto sopra si svolge durante l’arco della giornata della Domenica di settembre più a ridosso dell’8 (Natività della Beata Vergine Maria).
Da quattro anni, poi, l’8 settembre, vede una sorta di gemellaggio con l’altro importante Santuario rurale, dedicato alla Madonna della Consolazione, che è situato nelle vicinanze di Rotella (Località Capradosso): la chiesa della Madonna di Montemisio.

Anche qui, e da tempo immemorabile, si effettua, il giorno di ferragosto, l’offerta delle CANESTRELLE: proprio come nella Chiesa di Santa Maria in Camurano. Da questi bellissimi Santuari dedicati alla Madonna si muove, un anno con partenza da Montelparo ed arrivo a Montemisio, ed un anno esattamente al contrario, dalle ore 19,45, un pellegrinaggio, rigorosamente a piedi, guidato dai due parroci delle parrocchie interessate, che porta i fedeli coraggiosi e volenterosi da un Santuario all’altro (si tratta di coprire una distanza di oltre 12 chilometri!) dove, una volta giunti, si celebra una cerimonia religiosa. Durante il cammino di avvicinamento si susseguono preghiere e canti e dopo la cerimonia religiosa celebrata all’arrivo ci si rifocilla con quanto preparato dagli abitanti della zona che ospita il Santuario!
Va ricordato che, a partire dal mese di maggio, ogni sera, dalle 20,30, la Chiesa, piena fino all’inverosimile anche per la partecipazione degli abitanti del centro storico, vede la recita del S. Rosario condotta dagli abitanti della zona.
Ogni giovedì, poi, il Priore-Parroco della Parrocchia di San Michele Arcangelo vi officia la S. Messa. E questo durerà poi fino alla conclusione dei festeggiamenti settembrini.

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