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In attesa del paventato arrivo in massa di immigrati da altre terre, c’è chi ha iniziato ad adeguarsi ai nuovi caratteri scribacchiando segnali arabi. Gli amministratori, solerti come al solito, lasciano fiorire questi messaggi  in lingue sconosciute credendo che si tratti di frasi augurali e di benvenuto. “Noi siamo per l’accoglienza” – sparano tronfi, arroccati sugli inossidabili scranni del potere. “Siamo per i messaggi di pace scritti anche sui segnali stradali. Gli automobilisti intuiranno se si tratti di uno “stop” o di un “divieto d’accesso”. Vista la palese competenza  di amministratori e politici, la nostra  speranza è che non si tratti di frasi oltraggiose ed offensive. Sperem!

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