“Oggi ribadiamo all’unisono il nostro appello permanente ad applicare una tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili in Europa e nel mondo”. È quanto affermano, in occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, l’Alto rappresentante Ue per gli affari esteri Federica Mogherini, la commissaria per la giustizia Vĕra Jourová, e il commissario per lo sviluppo Neven Mimica. “Alla stregua di altre pratiche dannose, le mutilazioni genitali femminili imprigionano donne e bambine in un sistema di valori iniquo e deleterio per lo sviluppo e per l’intera società”. Secondo le stime fornite dall’Ue, potrebbero esservi non meno di 125 milioni di vittime in tutto il mondo, di cui 500mila nella sola Ue. “Queste pratiche hanno effetti devastanti e irreversibili sulla salute e sul benessere delle donne, e possono portare anche alla morte”. “Ci impegniamo quotidianamente per porre fine alle mutilazioni genitali femminili”; “condanniamo con fermezza tutte le forme di violenza contro le donne e le bambine: questo tipo di violenza non si giustifica per nessun motivo, che si tratti di usanze, tradizioni, cultura, rispetto della vita privata, religione o questioni d’onore, e nessuno di questi fattori può essere addotto dagli Stati come alibi per il mancato rispetto dell’obbligo di prevenire ed eliminare le violenze contro le donne”.

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