magiaDIOCESI – Prosegue la rubrica con ilGRIS diocesano.
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Con degli amici abbiamo fatto il gioco della monetina. Abbiamo fatto delle domande, così per curiosità, per sapere delle cose, e ci sono pure arrivate delle risposte. Poi l’ho raccontato a un compagno di classe e questo mi ha detto che potrei incorrere in problemi…

Sì, si chiama  tavola Ouija), è una superficie piatta sulla quale sono disegnate tutte le lettere dell’alfabeto, i numeri dallo 0 al 9, spesso un “sì” ed un “no” ed altri simboli, il cui utilizzo è abbinato ad una lancetta mobile chiamata “planchette”. Oggi gli adolescenti fanno queste esperienze per evocare spiriti di defunti e spesso per questo motivo cominciano ad avere dei problemi. Sono molti i giovani che sono ricorsi all’esorcista per aver utilizzato questo strumento per interrogare i defunti.

L’utilizzo di questo oggetto non solo è sconsigliato, ma tutti gli esorcisti ne vietano l’uso; l’aldilà, difatti, non è contattabile da nessun mortale, salvo rarissimi casi in cui Dio permette che ciò accada, per il resto ogni forma di contatto con le anime dei defunti è, nella realtà, un inganno del demonio.

Partecipare ad ogni forma di seduta spiritica o di evocazione degli spiriti dei defunti è peccato gravissimo.

A seguito dell’interrogazioni dei defunti tramite l’utilizzo di tavola Ouija, il partecipante può trovarsi in situazioni molto spiacevoli: problemi e gravi disturbi del sonno, con incubi e visioni; vessazioni diaboliche, con forti problemi depressivi o ansiosi; ossessioni diaboliche, con presenza disordinata e costante di istinti violenti, autolesionisti e addirittura suicidi; infestazioni diaboliche non solo del luogo ove si è utilizzata la tavola, ma anche presso le diverse abitazioni dei partecipanti, con predominanza di rumori notturni inspiegabili, spostamento di oggetti, di mobili ed altro; in ultimo, anche se molto raramente, si può arrivare addirittura alla possessione diabolica reale.

Molti esorcisti sostengono di essersi relazionati con un numero infinitesimale di giovani che, purtroppo, sono incappati nella trappola diabolica della tavola Ouija e, seppur questo discorso può sembrare più di fantascienza e di superstizione è bene ricordare di non provarci, potreste vivere davvero una brutta esperienza.

L’utilizzo della tavola Ouija, anche se può apparire un gioco, nella realtà rientra nell’ambito dello spiritismo, che è quella credenza e pratica con la quale si pretende di comunicare con le anime dei defunti ed è qualificata come magia nera ed è condannata dalla Bibbia (Dt 18,10ss).

Cosa fare se si è caduti nella trappola della tavola Ouija?
Non scoraggiarsi e non andare in panico, Dio sa aiutare i suoi figli, specialmente se sono stati commessi errori per ignoranza. Innanzitutto pentirsi, confessare questo peccato, recarsi a messa e ricevere l’eucaristia. Qualora dovessero persistere problemi non spiegabili scientificamente, è consigliabile consultare un esorcista o il vescovo e diffidare assolutamente da maghi, santoni, pseudo guaritori, pseudo carismatici.

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