“Frustare Raif Badawi è stato un atto incredibilmente crudele e scioccante da parte delle autorità saudite. Questa pratica viola il divieto internazionale di tortura e di altri maltrattamenti e non dovrebbe aver luogo in alcuna circostanza. Farlo ripetutamente è destinato ad aumentare il tormento e la sofferenza nella vittima, a livello fisico e mentale”: lo ha dichiarato Philip Luther, direttore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. Le autorità dell’Arabia Saudita hanno provocato uno scandalo internazionale quando, il 9 gennaio, Raif Badawi è stato sottoposto alle prime 50 di 1.000 frustate cui è stato condannato, oltre che a 10 anni di carcere, per aver creato e diretto un forum online destinato al dibattito pubblico e aver “offeso l’islam”. Dopo la sospensione per motivi medici delle due sessioni di frustate il 16 e il 23 gennaio, vi è il rischio che l’esecuzione della pena possa riprendere domani, venerdì 30 gennaio. Secondo Juliet Cohen, direttrice dell’ong Freedom from Torture, le conseguenze di una seconda serie di frustate potrebbero essere persino peggiori rispetto alla prima. Amnesty International continua a organizzare manifestazioni in tutto il mondo per chiedere alle autorità dell’Arabia Saudita di annullare le condanne di Raif Badawi e rilasciarlo immediatamente e senza condizioni.

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