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Sabato scorso, Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata nella Casa Santa Marta un transessuale spagnolo di nome Diego Neria Lejarraga, accompagnato dalla fidanzata.

A diffondere la notizia è stato il quotidiano iberico Hoy, secondo il quale Diego, ex donna di 48 anni, originario di Plasencia in Extremadura, aveva scritto tempo fa al Pontefice raccontando la sua drammatica vicenda personale e religiosa.

Nella lettera il transgender aveva confidato al Papa che, dopo il cambio di sesso avvenuto otto anni fa, aveva ricevuto pesanti discriminazioni dalla Chiesa. Figlio di una famiglia di ferventi cattolici che si dichiara lui stesso cattolico e praticante, Diego denunciava di essere stato respinto nella sua cittadina da persone che frequentano la parrocchia, e che il parroco avrebbe parlato di lui in tono assai duro definendolo “figlio del demonio”.

Francesco – riferisce il giornale – gli avrebbe quindi telefonato due volte nel mese di dicembre, il giorno dell’Immacolata per un primo contatto e poi per concordare la data di un incontro. Sabato 24 gennaio l’ha quindi ricevuto in Vaticano.

Al quotidiano spagnolo che ne ha divulgato la storia, il transessuale ha raccontato di essersi sentito in grave disagio nel suo corpo femminile sin da quando era una bambina e di essersi confidato negli ultimi tempi col vescovo di Plasencia, mons. Amedeo Rodriguez Magro, nel quale avrebbe trovato “coraggio, consolazione e appoggio”.

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