AngelusZenit di Luca Marcolivio

Nel giorno conclusivo della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, papa Francesco ha lanciato il suo appello per la fine di ogni divisione nel popolo di Dio.

Affacciandosi alla finestra del suo studio al Palazzo Apostolico per la recita dell’Angelus, il Santo Padre ha ricordato la celebrazione, prevista oggi pomeriggio nella Basilica di San Paolo, dove con i fedeli della diocesi di Roma e con i rappresentanti delle diverse Chiese e Comunità ecclesiali, si pregherà “intensamente il Signore, affinché rafforzi il nostro impegno per la piena unità di tutti i credenti in Cristo”.

Facendosi uomo, Dio, “ha fatto propria la nostra sete, non solo dell’acqua materiale, ma soprattutto la sete di una vita piena, libera dalla schiavitù del male e della morte”, ha spiegato il Pontefice.

È nel “cuore di Gesù Cristo” che “si incontrano la sete umana e quella divina e il desiderio dell’unità dei suoi discepoli appartiene a questa sete”, come si può riscontrare “nella preghiera elevata al Padre prima della Passione: «Perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21)”.

A braccio Francesco ha poi aggiunto: “È una cosa brutta che i cristiani siano divisi. Ma Gesù ci vuole uniti: un solo corpo. I nostri peccati, la storia, ci hanno divisi e per questo dobbiamo pregare tanto perché sia lo stesso Spirito Santo ad unirci di nuovo”.

Tanto quanto Dio è il padre dell’unità, il diavolo è, al contrario, “il padre delle divisioni”, colui che “sempre divide, che sempre fa guerre, fa tanto male”.

La sete di Gesù per l’unità deve dunque diventare “sempre più anche la nostra sete” e tutti noi dobbiamo continuare “a pregare e ad impegnarci per la piena unità dei discepoli di Cristo, nella certezza che Egli stesso è al nostro fianco e ci sostiene con la forza del suo Spirito affinché tale meta si avvicini”, ha quindi concluso papa Francesco, prima di introdurre la preghiera mariana.

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