“Il costo per gli aiuti Ue” ai Paesi poveri o in via di sviluppo “corrisponde a 8 centesimi al giorno per ogni cittadino europeo”. Il calcolo viene dal Parlamento europeo, che si prepara a sostenere con varie iniziative l’Anno europeo dello sviluppo, che sarà presentato oggi a Riga, capitale della Lettonia, cui spetta la presidenza di turno Ue. “L’Unione europea e i suoi Stati membri sono il più grande donatore di aiuti al mondo”, si legge nel sito dell’istituzione. Nel 2013 (ultimi dati definitivi disponibili) “hanno fornito più della metà degli aiuti pubblici (56,5 miliardi) per la lotta contro la povertà nel mondo”. Per i prossimi sette anni, in relazione al Quadro finanziario 2014-2020, dal bilancio comunitario arriveranno 51,4 miliardi per l’azione esterna dell’Unione, buona parte dei quali relativi alla cooperazione allo sviluppo. Di questi, un terzo saranno destinati a progetti nell’Africa sub-sahariana, il 18% nell’est europeo, il 9% in Medio Oriente, il rimanente nell’Africa del Nord, in America Latina, in altre regioni asiatiche. L’Ue “ha dedicato il 2015 alla cooperazione, allo sviluppo e agli aiuti – si specifica – per sottolineare l’importanza della politica di sviluppo internazionale”. Gli investimenti in questi Paesi riguardano il sostegno allo sviluppo economico (soprattutto l’agricoltura), la realizzazione di infrastrutture, servizi scolastici e per la cura della salute.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *