PersoneDIOCESI – Prosegue la rubrica con il GRIS diocesano.
Le domande possono essere inviate alla mail: gperottib@libero.it

Sono stata da una cartomante e sono rimasta sconcertata perché mi ha detto una verità che riguarda la mia vita che non ho rivelato mai a nessuno.
Come poteva conoscerla? Quali sono i poteri delle cartomanti e che ne pensa la Chiesa.

Può accadere che una cartomante possa leggere nei tarocchi una situazione particolare passata o presente che ha vissuto la persona che le sta davanti. In alcuni casi addirittura può predire una situazione che accadrà in futuro.
In questi casi come ben lei ha evidenziato, si tratta di poteri… poteri occulti dati dal demonio alle persone che iniziano queste pratiche. Il demonio a volte rivela alcune verità che nessuno conosce tranne la persona interessata tanto da stupirla. Ma il demonio è soprattutto il padre della Menzogna e fa dire alla cartomante anche bugie che spesso spaventano le persone.
Qualche anno fa una ragazza che stava per sposarsi, sconvolta mi raccontò che era stata da una cartomante la quale le aveva detto che dopo il matrimonio il marito sarebbe morto.
Naturalmente non è stato così, ma le assicuro che la ragazza era terrorizzata da quella rivelazione e ha vissuto anche male i primi anni del matrimonio.
Nella comunità cristiana ci può essere una persona che ha doni ricevuti da Dio per il bene della comunità come troviamo nella prima lettera di San Paolo quando parla dei carismi (c. 12). Ma certamente non sono le cartomanti ad avere doni da Dio. Inoltre le persone che hanno ricevuto doni da Dio per il bene delle persone non accettano denaro al contrario delle cartomanti che addirittura dicono che se non vengono retribuite non hanno potere di leggere bene le carte.
Perciò, anche se a volte il demonio può indovinarci, non significa che conosce a priori l’esito finale degli eventi. Solo in rari casi Dio consente a chi pratica arte divinatoria di sapere in anticipo l’esito di qualche evento futuro, per motivi che spesso a noi sfuggono ma pur sempre nell’utilità dell’ottica divina. La conoscenza totale di tutto, in tutti, e in ogni momento, è di sola pertinenza divina. Solo Dio ci conosce nell’intimo più profondo, il Diavolo non può entrare nell’anima e non conosce i nostri pensieri, può solo suggerirci i suoi pensieri e studiarci accuratamente per vedere come ci comportiamo esternamente. Conoscendo le nostre debolezze, i vizi, i peccati, le aspirazioni, egli è pronto a darci le risposte che più ci aspettiamo per renderci soddisfatti, con l’unico scopo di legarci a lui e portarci su strade sbagliate.

Occorre quindi dire che, a parte il caso dei numerosi ciarlatani e dilettanti in circolazione, coloro che leggono le carte spesso sono veri e propri operatori dell’occulto che si muovono sotto la guida invisibile di entità spirituali maligne.
Coloro che si fanno leggere le carte quindi violano apertamente il primo comandamento (“Io sono il Signore, tuo Dio… non avrai altri dei di fronte a me”), entrano in contatto diretto con il mondo infernale aprendo delle porte difficili poi da chiudere ed esponendosi al rischio di infiltrazione spiritica. Infatti, gli esoteristi e occultisti insistono molto sul fatto che i tarocchi debbano essere “attivati” prima del loro utilizzo.
Per questa ragione essi insistono sulla necessità di effettuare dei riti di “purificazione” e successivamente “consacrazione” delle carte a determinati spiriti.
Le consiglio di non ricorrere più alla cartomanzia e durante la celebrazione del sacramento della Confessione di confessare anche questo peccato.
È inoltre opportuno pregare Dio affinché spezzi ogni vincolo occulto creatosi e rinunciare nel nome di Gesù ad ogni spirito magico e di divinazione a cui potremmo esserci legati. La Sacra Scrittura ci mette in guardia su ogni forma di divinazione: “Non vi rivolgete né ai necromanti, né agli indovini, non li consultate per non contaminarvi” (Lv 19,31).

La persona che si abbandona completamente a Dio non è preoccupata per nulla, né per il passato, né per il presente, né per il futuro, perché crede fortemente nella Sua bontà e non teme. Infatti è proprio il non abbandonarsi completamente a Lui che intralcia i suoi benefici su di noi. Se desiderasse approfondire l’argomento può scriverci ancora o partecipare agli incontri del G.R.I.S. ogni ultimo venerdì del mese presso il Centro Pastorale in via Pizzi 25 a San Benedetto del Tronto.

Il GRIS (Gruppo Ricerca Informazione Socio-religiosa) è un’associazione riconosciuta della CEI, impegnata sin dalla sua costituzione a svolgere attività di pastorale della Chiesa cattolica di fronte alla sfida del Movimenti Religiosi Alternativi.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

4 commenti

  • Moni 70
    14/08/2018 alle 10:38

    Buongiorno. Anche io mi sono rivolta a un cartomante e qualche giorno dopo ho recitato un rosario.Vorrei sapere come evitare di cascarci ancora cioè di evitare questa tentazione perché mi fa un po paura anche se non sono Cattolica praticante.Grazie

  • Giancarla
    22/08/2018 alle 15:03

    Come cristiani dobbiamo divenire intimi a Cristo Gesù. E per divenire intimi a Gesù, per prima cosa dobbiamo conoscerlo. Come conoscerlo? Attraverso la lettura, lo studio, la meditazione della Sua Parola. E allora sicuramente non ci verrà neppure in mente di andare dalle cartomanti. "Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me". Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. (Salmo 23) Chi è legato a Cristo non teme nulla perché sa che Lui, può togliere le nostre difficoltà, ma se le difficoltà rimangono comunque ci da la forza per convivere con esse ed essere comunque sereni. Diceva San Girolamo "L'ignoranza della Sacra Scrittura è ignoranza di Dio". Lo faccia, lo faccia da sola, o meglio, si faccia aiutare, se abita nella nostra diocesi si potrebbe iscrive re alla Scuola di Formazione Teologica. Un'altra cosa che mi permetto di consigliarle è di pregare incessantemente, pregare con il rosario va benissimo, ma la preghiera è anche dialogare con Lui. Parlare con Dio incessantemente: con il Figlio Gesù, il Padre e lo Spirito Santo. Inoltre con tutto il cuore le auguro di conoscere la vita dei santi martiri. Uomini dalla fede immensa che contagia. Le suggerisco di leggere la lettera ai romani di Ignazio di Antiochia, la trova in internet (http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/allegati/34826/LETTERA-DI-IGNAZIO-AI-ROMANI.pdf).

  • Mariangela
    26/08/2018 alle 10:28

    Se in famiglia si ha una zia che fa uso di cartomanzia, ma in modo cattivo verso gli altri....!!!!come possiamo difenderci noi che non ne facciamo uso?

  • Giancarla
    01/09/2018 alle 21:36

    Non capisco cosa voglia dire "fare le carte in modo cattivo verso gli altri". Comunque sia, il battezzato che legge, medita e vive la Parola di Dio, celebra il sacramento della Riconciliazione e dell'Eucaristia in modo frequente non deve temere nulla. Il fedele credente, come recita il salmo 23, sa che Gesù "Buon Pastore" è con Lui "Se dovessi camminare in un valle oscura non temerei alcun male, perché tu sei con me". Colui che compie il male dovrà temere. Ricordiamoci che dobbiamo pregare per le persone che compiono il male affinché si convertano, è anche questa la missione di ogni battezzato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *